lunedì 29 dicembre 2014

Le posizioni del Comitato nei confronti della Regione


Dopo l'incontro dei sindaci di tutta l'ASL TO4 con l'assessore Saitta e il Direttore sanità Regione Piemonte Moirano, presente il Direttore generale dell'ASL dott Boraso, avvenuto a Ivrea il 12 dicembre scorso vogliamo riassumere le posizioni del Comitato per la difesa del Presidio riunito Ciriè-Lanzo.
Anzitutto vorremmo confermare che tutti gli interlocutori, interpellati per farsi interpreti della grande preoccupazione della nostra gente soprattutto quella di montagna di vedersi togliere servizi sanitari indispensabili, hanno incontrato l'assessore Saitta e ci hanno mandato il resoconto dell'incontro.
Ringraziamo pertanto:

- l'Arivescovo Nosiglia e il vicario episcopale per il Distretto Nord don Claudio Baima Rughet;
- i Sindaci che in gran numero hanno partecipato all'incontro di Ivrea;
- Gianni Castagneri che, ad Ivrea, ha rappresentato il Comune di Balme e il Comitato per la difesa del presidio riunito Ciriè-Lanzo;
- i Sindacati che hanno incontrato Saitta e Moirano e hanno espressamente chiesto spiegazioni sul futuro dell'Ospedale di Lanzo
- i consiglieri/assessori regionali e i parlamentari che in occasioni diverse (in Consiglio Regionale o incontri personali) si sono opposti al ridimensionamento dell'Ospedale di Lanzo.

Questo dimostra che la mobilitazione è ancora molto viva e l'attenzione sarà sempre elevatissima nonostante le rassicurazioni ricevute dall'Assessore Saitta nelle diverse sedi. Anzi un ulteriore tradimento della fiducia che, nonostante tutto, si vuole ancora riporre nelle istituzioni troverebbe una reazione ben più forte e intollerante.

Pertanto il Comitato torna a sottolineare che, se è positivo che Saitta e Moirano finalmente incontrino i Sindaci e la popolazione a Lanzo nel mese di gennaio, bisogna che in quell'occasione l'assessore e il direttore:
  1. non diano generiche rassicurazioni quali "l'Ospedale di Lanzo non chiude" già sentite ai tempi di Cota/Monferino;
  2. si pronuncino in modo chiaro sul mantenimento dei posti-letto di medicina e lungodegenza, sulla conferma del pronto soccorso, del laboratorio analisi e più in generale sui servizi attualmente offerti dall'Ospedale di Lanzo;
  3.  si pronuncino in modo chiaro sul futuro dell'emodinamica di Ciriè;
  4. si pronuncino in modo chiaro sulle strutture complesse indicate nelle slide di Ivrea che risultano ancora da assegnare: es geriatria che nella delibera Cota /Cavallera era assegnata a Lanzo;
  5. spieghino chiaramente cosa significa quanto riportato nelle slide di Ivrea dove per l'Ospedale di Lanzo era riportato testualmente: "RICONSIDERATO nell'ambito della ridefinizione della rete territoriale (AFT=Struttura monoprofessionale, UCCP=Unità Complessa di Cure Primarie, presidi territoriali nell'ambito della continuità assistenziale)". Quale è la differenza rispetto alla precedente delibera di Monferino dove Lanzo era definito "DA RICONVERTIRE"?
Fatti salvi questi chiarimenti siamo disponibili ad ascoltare quanto dichiarato da Saitta: "A Lanzo possiamo tentare di sperimentare un qualcosa di fortemente innovativo sul versante della continuità assistenziale e dell’assistenza territoriale/domiciliareE' evidente però che questa sperimentazione si deve INTEGRARE e NON sostituire all'esistente. 
Siamo perciò disponibili a discutere di un possibile e auspicabile miglioramento dei servizi domiciliari da realizzarsi in modo graduale, attento alle esigenze di salute del territorio e con la collaborazione del personale medico e paramedico dell'Ospedale e del territorio.
Il risparmio economico non può esser fatto riducendo i servizi, come ormai ampiamente dimostrato, ma semmai organizzandoli e integrandoli meglio.

Il Comitato infine pretende che la Regione riconosca definitivamente  il PRESIDIO RIUNITO CIRIE'-LANZO, indicato da tempo sugli atti aziendali e ripreso anche da Saitta ad Ivrea: " L'Ospedale di Lanzo è fondamentale nel ruolo di supporto a Ciriè per quanto riguarda la medicina generale, che Ciriè da sola non riuscirebbe comunque a sostenere.  L'esistenza di Lanzo come ospedale avrà pertanto il significato di struttura complementare a Ciriè"

Bisogna inoltre chiarire perché l'Ospedale di Lanzo non sia stato ancora considerato ospedale di Area Disagiata avendo il territorio caratteristiche del tutto paragonabili, se non addirittura superiori in termini di complessità, alle altre realtà riconosciute dalla Giunta Regionale.

Fatte queste premesse, siamo ben disposti a formulare a tutti i più sentiti Auguri di Buone Feste.

martedì 18 novembre 2014

Inaccettabile. Rete Ospedaliera Piemonte. Lanzo di nuovo in pericolo.


E no, adesso basta.

L’attuale giunta regionale, che prima era all’opposizione, sta riproponendo lo stesso piano sanitario fino a ieri contestato.
Sulla Stampa di oggi, dove si presenta il Piano della Regione per gli Ospedali, si legge: “Ospedale di Lanzo da riconvertire”.
I casi sono due, o il giornalista ha preso un abbaglio, o chi amministra attualmente la sanità regionale ci sta prendendo sonoramente in giro.
Non possiamo accettare che chi fino a ieri si è schierato con la popolazione delle Valli a difesa dell’Ospedale di Lanzo, adesso APPOGGI SFACCIATAMENTE la sua riconversione.

L’assessore regionale Saitta ha scelto di passare in giunta il Piano di riordino della rete Ospedaliera senza presentarlo nel suo complesso alla commissione sanità del consiglio regionale e senza essersi confrontato con i territori. Così nessuno sa cosa verrà approvato e tutti saranno messi di fronte al fatto compiuto.

Ancora più gravi appaiono le rassicurazioni date dall’assessore Saitta al sindaco di Lanzo. L’assessore afferma infatti che “nella delibera della giunta regionale non vi è nulla che riguardi l’ospedale di Lanzo”.
Questo è assurdo. Non parlare dell’Ospedale di Lanzo in una delibera che riguarda la rete ospedaliera piemontese vuol dire NON CONSIDERARLO UN OSPEDALE e quindi mettere fortemente a rischio la sua sopravvivenza come tale.
NOI VOGLIAMO che venga INSERITO tra gli Ospedali di AREA DISAGIATA, come Cuorgnè, Susa, Ceva e Ovada.
QUESTO VOGLIAMO VENGA DELIBERATO DALLA REGIONE.

L’Ospedale di Area disagiata è un ospedale che ha meno di 20.000 passaggi all’anno in pronto soccorso e con un bacino di utenza inferiore a 80.000 abitanti, dotato di pronto soccorso, medicina e chirurgia ambulatoriale. Altro requisito è che i comuni del territorio non abbiano un altro ospedale a meno di 60 minuti di auto.
Facciamo un po di conti su Lanzo, anche se lo scempio compiuto sui reparti negli ultimi anni ha già ampiamente ridotto i servizi erogati (ci hanno già tolto moltissimo e vogliono ancora insistere):

·      Gli ultimi dati a nostra disposizione sul Pronto Soccorso sono quelli del 2010 e registrano circa 9000 passaggi. Dato significativo se si considera che le ambulanze del 118 già da allora avevano l’ordine di portare i pazienti al Pronto Soccorso di Ciriè.
·    Il bacino di utenza è di circa 40.000 abitanti, che nel periodo estivo diventano almeno il doppio.
·   A Lanzo è presente il Pronto soccorso, la Medicina, la Chirurgia ambulatoriale, ed altri reparti.
·       La distanza in auto da Usseglio a Ciriè (primo ospedale dopo Lanzo) è di 44 km, con un tempo di percorrenza medio di 64 minuti (senza neve e imprevisti).

Confrontiamo i tempi di percorrenza da Ceresole a Ivrea (primo ospedale dopo Cuorgnè) e rileviamo che sono sempre 64 minuti,

E ALLORA COSA DIFFERENZIA CUORGNE’ (OSPEDALE DI AREA DISAGIATA) DA LANZO?

Chiediamo ai nostri sindaci di fare valere presso la giunta regionale le ragioni del nostro territorio e del nostro Ospedale senza pregiudizi di sorta.

L’assessore Saitta ha affermato di voler incontrare i territori. Ci auguriamo che voglia incontrare anche il Comitato. Purtroppo lo farà a decisioni già prese, ma certamente avremo molte cose da chiarire e da discutere. Una cosa certamente la diremo forte e chiara.

GIU’ LE MANI DAL NOSTRO OSPEDALE!!!!!

lunedì 22 settembre 2014

Nuovo Centro per i disturbi dell'alimentazione a Lanzo e richieste del Comitato per screening tumore al seno


Venerdì 19 settembre è stato inaugurato presso l'Ospedale di Lanzo il nuovo "Centro aziendale per i disturbi del comportamento alimentare"
Il Direttore dell'ASL TO4, Dr. Boraso, e la responsabile della struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica, D.ssa Gavassa, hanno illustrato le finalità del Centro ed hanno accompagnato gli intervenuti a visitare lo stesso. Queste le indicazioni dell'ASL:

"Per accedere al Servizio, le persone interessate, i loro familiari, i medici di famiglia o gli altri Servizi invianti, potranno prendere contatto con il servizio di accoglienza del Centro presso l’Ospedale di Lanzo (telefono 0123 300724), dalle 8,30 alle 16 dal lunedì al venerdì. La presa in carico delle persone affette da disturbi del comportamento alimentare prevede l’accoglienza da parte di operatori appositamente formati, con accesso sempre dalle 8,30 alle 16 dal lunedì al venerdì. Questi operatori garantiscono la prenotazione degli appuntamenti, ricevono le persone interessate e le loro famiglie e fungono da coordinamento tra le varie figure professionali dell’équipe, non sempre presenti contemporaneamente nel Centro.
L’équipe multispecialistica dedicata alla cura delle persone affette da DCA è costituita da medici psichiatri, da psicologi, da medici specializzati in dietetica e nutrizione clinica esperti nel settore.
Per quanto riguarda il percorso di cura, alla fase d’accoglienza segue la prima valutazione clinica e la definizione del progetto terapeutico individuale, privilegiando il trattamento ambulatoriale (ma sarà assicurato se necessario il ricovero in Day Hospital nutrizionale presso gli Ospedali di Ivrea e di Lanzo).
In Italia, i disturbi del comportamento alimentare coinvolgono circa tre milioni di giovani, di cui il 95,9% donne e il 4,1% uomini"

I rappresentanti del Comitato, invitati alla presentazione, hanno apprezzato la realizzazione dell'iniziativa sottolineando l'importanza della prevenzione ma anche la necessità di prevedere dei posti letto dedicati per i ricoveri dei casi più complessi.

Riguardo alla prevenzione, il Comitato ha poi consegnato al Direttore Dr. Boraso una lettera di segnalazione relativa allo screening per la prevenzione del tumore al seno. Il tutto su sollecitazione di molte donne del territorio che hanno evidenziato alcune difficoltà nell'accedere ai servizi dedicati alla diagnostica di tale patologia. Di seguito il testo della lettera inoltrata anche ai sindaci del territorio e, per conoscenza, al Dr. Saitta, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte.


Il Comitato si augura che le indicazioni contenute nella lettera vengano prese in considerazione dai responsabili della tutela della salute per soluzioni in merito. Mentre solleciteremo ancora la collocazione di un mammografo presso l'Ospedale di Lanzo, informiamo su quanto è previsto attualmente per gli screening:
  • le donne di età compresa fra i 50 e 69 anni dovrebbero ricevere la comunicazione a casa;
  • le donne comprese fra i 45 e 49 anni e fra i 70 e 75 anni possono effettuare la mammografia su presentazione spontanea presso i centri di screening, inserendosi così nel programma di prevenzione.
Suggerimenti e segnalazioni sono ben graditi e potranno essere fatti tramite la mail del comitato comitato.ospedale.lanzo@gmail.com o sulla pagina facebook Comitato per la difesa dell'Ospedale di Lanzo

venerdì 4 aprile 2014

Tutto quello che NON è stato detto sulla Post acuzie cardiologica dell’ASL TO4


Lunedì 31 marzo il Comitato ha incontrato la dirigenza dell’ASLTO4 presso l’Ospedale di Lanzo. A seguito dell’incontro, e dopo aver letto la “Lettera aperta agli Organi di Informazione. Tutto quello che c’è da sapere sulla Post acuzie cardiologica dell’ASL TO4” pubblicata dalla direzione dell’ASL sul sito della stessa, ci sentiamo obbligati ad evidenziare alcuni punti emersi dall’incontro e NON presenti nella lettera.

Il direttore dell’ASL spiega nella sua lettera cosa ha trovato al suo arrivo due anni fa e cosa ha fatto da allora in avanti.

Noi vorremmo invece partire da TRE anni fa per far comprendere meglio il NOSTRO ragionamento.

Nel 2011 l’Ospedale di Lanzo si presentava con la seguente dotazione:
a)        Punto di Primo Intervento: Apertura accesso utenza H24
b)       Guardia medica territoriale.
c)        Laboratorio Analisi: Apertura attività 7,30/17,00 – Attività per ricoverati ed utenti esterni
d)       Radiodiagnostica: Apertura attività 8,00/23,00 - Radiologia tradizionale e contrastografica, TC, ecografia, ecografia interventistica, ecografia ginecologica, ecocardiografia
e)        Fisiatria per adulti ed età evolutiva: Prestazioni riabilitative fisioterapiche e logopediche per esterni, riabilitazione cardiologica e polmonare per i ricoverati della S.C. post acuzie ad indirizzo cardio-respiratorio, riabilitazione motoria per i ricoverati della S.C. Medicina ed S.S. Lungodegenza.
f)         Endoscopia gastroenterologia e broncoscopia
g)        Prevenzione Serena 1° livello prevenzione tumori colon-retto
h)        Dialisi: 10 posti letto
i)          Blocco Operatorio Centralizzato: due Sale Operatorie e Centrale di Sterilizzazione
j)         Servizio di Dietologia
k)       Servizio Farmaceutico
l)          Ambulatori specialistici ospedalieri di: Urologia con endoscopia urologica ed urodinamica, Anestesiologia con Terapia Antalgica, Allergologia, Pneumologia con Spirometria ed OSAS, Cardiologia con ECG e test da sforzo, Malattie Endocrine, Ricambio e Nutrizione, Gastroenterologia, Neurologia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Ginecologia, Onco-ematologia, Psiconcologia, Oculistica, ORL con audiometria, Odontoiatria e Stomatologia, Chirurgia maxillo facciale, Ortopedia e Traumatologia, Nefrologia, Medicina Generale. 
m)     Unità operative di ricovero:
  1. S.C. Medicina Generale: 50 Posti letto
  2. S.S. Lungodegenza: 25 Posti letto
  3. S.C. Post acuzie ad indirizzo cardio-polmonare: 38 Posti letto (di cui 10 Pneumologia)
  4. S.S. Day Hospital Multispecialistico: 12 Posti Letto
  5. S.S. Day Surgery: 7 Posti Letto
  6. S.S UOCP - Hospice: 8 Posti Letto
In totale nel Presidio Ospedaliero di Lanzo erano presenti 150 POSTI LETTO.
 
In seguito è successo di TUTTO, e precisamente:

  • A Novembre 2011, il Dr. Secreto direttore dell’ASL, ha CHIUSO META’ del Reparto di Riabilitazione Cardio Polmonare, ubicato al terzo piano dello stabile di Lanzo, per “urgenti lavori di messa in sicurezza”. Tali urgenti lavori si sono poi rivelati essere il rifacimento dell’impianto elettrico, di un bagno e tre porte tagliafuoco. Le comunicazioni ufficiali dell’ASL affermarono che NON ci sarebbe stata riduzione dei posti letto. I lavori sarebbero stati fatti anche nella seconda metà del piano per poi riaprire totalmente il reparto. La chiusura ha invece permesso all’ASL di effettuare, in modo assolutamente strumentale ed unilaterale, la CANCELLAZIONE di 10 posti letto di Pneumologia e 18 posti letto di cardiologia. Questo NONOSTANTE le proteste del Comitato che ha SEMPRE contestato la chiusura di metà reparto per lavori fantasma. Tale cancellazione è avvenuta con una delibera della dirigenza ASL del 15/03/12 di cui il Comitato non è mai stato messo a conoscenza. E questo è stato il PRIMO colpo inferto all’Ospedale di Lanzo.
  • Sempre a fine novembre 2011, nonostante tutte le NOSTRE proteste, è stato chiuso il Pronto Soccorso nelle ore notturne e ridotto il servizio a Punto di Primo intervento aperto per 12 ore (dalle 8.00 alle 20.00). Questo è stato il SECONDO pezzo che E’ STATO PORTATO VIA La promessa di ambulanze medicalizzate per far fronte alla chiusura notturna del Pronto Soccorso E’ RIMASTA SOLO UNA PROMESSA.
  • Ad aprile 2012 la giunta regionale ha approvato il Piano Sanitario Regionale 2012-2015 ed ha indicato l’Ospedale di Lanzo come Ospedale da RICONVERTIRE. A chi allora tentò di giustificare e difendere tale decisione, e ci riferiamo a parlamentari e consiglieri provinciali e regionali eletti localmente, ricordiamo che RICONVERTIRE significa CHIUDERE. Che l’intento fosse di CHIUDERE è stato confermato dall’attuale direttore.
  • A maggio 2012 si insedia l’attuale direttore dell’ASL Dr. Boraso, e immediatamente ridefinisce l’assetto del Reparto di Riabilitazione cardio polmonare con il mantenimento di SOLI 20 POSTI LETTO rispetto ai 39 precedentemente esistenti.
  • La regione Piemonte, nel proprio Piano sanitario, ha previsto per la nostra ASL la riduzione di 301 posti letto di riabilitazione e lungodegenza. Il nuovo direttore decide quindi che la riabilitazione di Lanzo debba essere ulteriormente ridotta (lo era già stata dal Dr. Secreto) passando da 20 a 17 POSTI LETTO. Non risultano adottate dall’ASL delibere in tal senso ne autorizzazioni esplicite della Regione per tale ulteriore riduzione. Questo è stato il TERZO colpo inferto all’Ospedale di Lanzo.
  • In data 26 marzo viene ordinato repentinamente dalla dirigenza ASL lo SPOSTAMENTO del Reparto di Riabilitazione cardiologica da Lanzo a Ciriè da completarsi entro il 30 marzo. Questo atto SVUOTA ulteriormente la struttura di servizi e prestazioni in essa presenti e riduce i posti letto ospedalieri di Lanzo sotto ai 120. Questo è il QUARTO atto che indebolisce il nostro Ospedale.

A seguito di quest’ultima azione, il Comitato ha presentato un ESPOSTO alla magistratura denunciando la lesione del diritto ad una corretta cura della popolazione delle Valli di Lanzo.

In occasione dell’incontro di lunedì 31 marzo tra il Comitato e la dirigenza al completo dell’ASL molte DOMANDE sull’Ospedale di Lanzo sono rimaste SENZA RISPOSTA. Tra queste:

  1. E’ stato SMEMBRATO E DISTRUTTO un reparto di eccellenza quale era quello di Riabilitazione Cardio-polmonare di Lanzo. NESSUNO CI HA SPIEGATO perchè.
  2. Nel passaggio da Lanzo a Ciriè sono stati trasferiti 17 posti letto sui 20 sopravvissuti dei 38 originali. NESSUNO CI HA DETTO chi, in Regione, ha formalmente autorizzato l’ulteriore riduzione di tali posti letto.
  3. E’ stato annunciato che verranno potenziati gli ambulatori di cardiologia e di pneumologia. L’attuazione è prevista per la FINE DI MAGGIO. NESSUNO CI HA DETTO perchè si è reputato necessario un trasferimento così urgente A FINE DI MARZO. La continuità assistenziale presume che PRIMA si potenzino gli ambulatori e POI si effettui il trasferimento.
  4. Ci è stato spiegato che lo spostamento del Reparto di riabilitazione cardiologica da Lanzo a Ciriè era una necessità dal punto di vista della sicurezza dei pazienti. Il reparto è stato pienamente operativo a Lanzo per più di 10 anni. Prima NESSUNO CI HA DETTO che in questo Ospedale i pazienti non erano sicuri. Dal 2011 ha subito pesanti tagli di organico e posti letto. Ci sembra troppo comodo dopo aver CREATO le eventuali condizioni di NON sicurezza addurre le stesse a motivo di cancellazione.
  5. Ci è stato detto che sono stati approvati 20 nuovi posti letto di continuità assistenziale da inserire nei locali prima occupati dalla Riabilitazione cardio polmonare. NON CI E’ STATO DETTO, e abbiamo dovuto scoprirlo da soli, che questi sono letti territoriali e NON rientrano nel conteggio dei posti letto ospedalieri. Quindi non contribuiscono al raggiungimento dei 120 posti letto necessari all’Ospedale
  6. Con lo spostamento e le ultime modifiche effettuate, l’Ospedale di Lanzo si ritrova ad avere 92 POSTI LETTO. In totale il numero dei posti letto è stato ridotto del 35% ed è adesso ben al di sotto dei 120 posti necessari per essere considerato Ospedale. NESSUNO CI HA GARANTITO che questo NON si tradurrà in una futura chiusura.
A queste ed altre domande le Valli di Lanzo chiedono risposte e si sono rivolte alla magistratura per ottenerle.

Nell’incontro con il direttore dell’ASL, la riduzione degli orari del servizio di radiologia e dell’anestesista di guardia nell’Ospedale di Lanzo sono stati presentati come pure idee NON ancora attuate. Vigileremo perchè NON vengano effettivamente attuate.

Con la loro denuncia le Valli di Lanzo hanno detto basta allo svuotamento dell’Ospedale di Lanzo. Abbiamo bisogno che gli Ospedali di Lanzo e Ciriè lavorino davvero come PRESIDIO RIUNITO, ma questo NON vuol dire che Lanzo debba essere svuotato e Ciriè congestionato. Ognuno si dovrà prendere le proprie responsabilità sia a livello operativo sia nelle azioni di pianificazione del futuro delle strutture. La montagna ha diritto ad avere servizi efficienti e difende i SUOI Ospedali.



giovedì 27 marzo 2014

Ridimensionamento dell'Ospedale di Lanzo - Esposto alla Procura


Da gennaio 2014 il Comitato chiede alla Direzione dell’ASL TO4 un incontro per poter informare gli utenti sul mantenimento della piena operatività del Reparto di Riabilitazione cardio polmonare di Lanzo e per avere rassicurazioni sulla destinazione d’uso ospedaliera del terzo piano di quell'Ospedale. Questo anche per evitare futuri problemi che potrebbero derivare dalla diminuzione dei posti letto complessivi della struttura.
Solo dopo due mesi, venerdì scorso 21 marzo, è giunta la disponibilità del Direttore ad un incontro fissato per lunedì 31 marzo
Quasi in contemporanea a ciò, ieri mattina, è arrivata, dalla Dirigenza ASL alle organizzazioni sindacali di medici e infermieri, la comunicazione che a decorrere dal 31 marzo le attività di riabilitazione cardiologica saranno operative presso l’Ospedale di Ciriè.
Congiuntamente è iniziato il trasferimento del Reparto dalla sede di Lanzo alla sede di Ciriè con previsto completamento entro domenica 30 marzo.
Così facendo la dirigenza ASL mette il Comitato di fronte al fatto compiuto su quello che era l’oggetto della richiesta di incontro.
Riteniamo questo atteggiamento assolutamente scorretto nei confronti del Comitato, del territorio e degli utenti.
L’offerta sanitaria del Presidio ospedaliero Ciriè-Lanzo viene ulteriormente impoverita con la diminuzione da 28 a 17 dei posti letto disponibili per il reparto trasferito.
In aggiunta a questo, la struttura di Lanzo viene privata dei posti letto necessari a mantenere la soglia per essere considerata Ospedale, con possibile grave pregiudizio futuro.
Questa mattina, a seguito di un incontro fra i membri del Comitato avvenuto ieri sera, ho depositato un Esposto alla Procura della Repubblica di Ivrea contro il trasferimento e il ridimensionamento del Reparto di Riabilitazione Cardio Polmonare di Lanzo.
La motivazione è che riteniamo che tale spostamento sia gravemente lesivo del diritto ad una corretta cura della popolazione delle Valli di Lanzo, essendo nello spostamento ridotta la capacità di ricovero del reparto, già privato della componente riabilitativa polmonare in tempi recenti.
Evidenziamo altresì che tale spostamento non è stato autorizzato dalla Regione Piemonte.
Altri membri del Comitato presentaranno a loro volta esposti in tal senso. 
A questo punto, se ci saranno gli estremi, procederà la magistratura.


sabato 15 marzo 2014

#STATESERENI, va tutto bene. Ma noi #NONLOSIAMOPERNIENTE


Ci risiamo, il vecchio detto “Nessuna nuova, buona nuova” questa volta non è proprio adatto al caso. Ci siamo lasciati con gli auguri di fine anno e ci tocca ritrovarci di nuovo in emergenza. Ma andiamo con ordine:
Come avevamo preannunciato, abbiamo richiesto un incontro al Direttore dell’ASL TO4, Dott. Boraso, per fare il punto della situazione sui movimenti intorno all’Ospedale di Lanzo. 


In particolare si richiedevano rassicurazioni in merito allo spostamento a Ciriè del Reparto di Riabilitazione Cardio-Polmonare e sul mantenimento della piena operatività dello stesso. Ad una prima richiesta del 24 gennaio non abbiamo ricevuto risposta. Ad un sollecito del 20 febbraio, veniva risposto che la prima richiesta non era pervenuta e che saremmo stati contattati per concordare un incontro. Oggi, 15 marzo, attendiamo ancora il contatto.


Le cose però intanto si sono mosse. E anche velocemente. Uno dei fatti accaduti è la caduta del governo regionale. La giunta Cota, che tanti danni ha fatto alla sanità piemontese, insieme a chi la sosteneva, sono stati costretti alla resa e ad indire nuove elezioni. Se questo da un lato è un bene, dall’altro lascia un vuoto preoccupante sulla governance della Sanità, dando mano libera alle dirigenze di attuare gli atti aziendali senza controllo alcuno da parte della politica regionale. Non a caso la FEDIR, il sindacato della dirigenza gestionale, tecnico e amministrativa di Asl e Aso, ha chiesto di sospendere l’iter di approvazione degli atti aziendali del Servizio sanitario regionale in attesa che si insedi una nuova amministrazione.


Invece nell’ASL TO4 le cose si muovono e anche in fretta. Il trasferimento dell'ex RBC (eccellenza riconosciuta a livello nazionale) da Lanzo a Ciriè dovrà avvenire secondo la dirigenza entro il 15 aprile e nulla avremmo da obbiettare se si trattasse di un semplice trasferimento (se non per la perdita di posti letto dell’Ospedale di Lanzo di cui diremo a breve). Il problema è che in questo trasferimento c'è anche una trasformazione. La struttura parte in un modo, con un'Equipe preparata, e arriva in un altro, perdendo pezzi per strada. E soprattutto non c'è più riabilitazione cardiologica ma una post-acuzie cardiologica. Non solo, a Lanzo si aspetta sempre il secondo pneumologo per rendere pienamente funzionante l'ambulatorio di pneumologia (promesso dopo il dimezzamento del reparto di RBC). 
Ma questi sono solo una parte dei problemi.
Tra i vari provvedimenti in itinere, segnaliamo con preoccupazione i seguenti futuri cambiamenti sull’Ospedale di Lanzo:
- la riduzione dell’orario dell’anestesista, messa in evidenza da una significativa lettera inviata al Comitato e ai sindaci da parte del Dott. Mulatero, (per questo già redarguito dalla dirigenza ASL)
- la riduzione di prestazioni del reparto di radiologia che dovrebbe condividere il tecnico radiologo con Ciriè con una sorta di reperibilità costante (sede a Ciriè e trasferimento a Lanzo al bisogno)




Tutto questo mette in grave crisi il Pronto Soccorso che già dimezzato sulle 12 ore, senza anestesista e radiologo è destinato a SPARIRE del tutto.

Come poi già detto sopra, in merito al Reparto di Riabilitazione cardio–polmonare, il dimezzamento del reparto prima e il successivo "trasferimento" ci fanno perdere 38 posti letto. Questo mette in grave rischio il futuro della struttura che si trova ad essere pericolosamente al di sotto dei limiti per essere considerata Ospedale. 

L'ASL sostiene che sono "voci e allarmi che creano inquietudine" per questo ha convocato i Sindaci per lunedì 24 marzo.

Per spiegare queste cose a chi dice che “va tutto bene”, il Comitato ha invece indetto una Conferenza Stampa a Lanzo, Salone ATL, per il giorno MARTEDI’ 25 MARZO alle ore 21,00 in cui risponderemo a chi ci dice #STATESERENI, che #NONLOSIAMOPERNIENTE

Vedremo se i sindaci il 24 si lasceranno tranquillizzare. In ogni caso il giorno dopo noi diciamo la nostra.