martedì 18 novembre 2014

Inaccettabile. Rete Ospedaliera Piemonte. Lanzo di nuovo in pericolo.


E no, adesso basta.

L’attuale giunta regionale, che prima era all’opposizione, sta riproponendo lo stesso piano sanitario fino a ieri contestato.
Sulla Stampa di oggi, dove si presenta il Piano della Regione per gli Ospedali, si legge: “Ospedale di Lanzo da riconvertire”.
I casi sono due, o il giornalista ha preso un abbaglio, o chi amministra attualmente la sanità regionale ci sta prendendo sonoramente in giro.
Non possiamo accettare che chi fino a ieri si è schierato con la popolazione delle Valli a difesa dell’Ospedale di Lanzo, adesso APPOGGI SFACCIATAMENTE la sua riconversione.

L’assessore regionale Saitta ha scelto di passare in giunta il Piano di riordino della rete Ospedaliera senza presentarlo nel suo complesso alla commissione sanità del consiglio regionale e senza essersi confrontato con i territori. Così nessuno sa cosa verrà approvato e tutti saranno messi di fronte al fatto compiuto.

Ancora più gravi appaiono le rassicurazioni date dall’assessore Saitta al sindaco di Lanzo. L’assessore afferma infatti che “nella delibera della giunta regionale non vi è nulla che riguardi l’ospedale di Lanzo”.
Questo è assurdo. Non parlare dell’Ospedale di Lanzo in una delibera che riguarda la rete ospedaliera piemontese vuol dire NON CONSIDERARLO UN OSPEDALE e quindi mettere fortemente a rischio la sua sopravvivenza come tale.
NOI VOGLIAMO che venga INSERITO tra gli Ospedali di AREA DISAGIATA, come Cuorgnè, Susa, Ceva e Ovada.
QUESTO VOGLIAMO VENGA DELIBERATO DALLA REGIONE.

L’Ospedale di Area disagiata è un ospedale che ha meno di 20.000 passaggi all’anno in pronto soccorso e con un bacino di utenza inferiore a 80.000 abitanti, dotato di pronto soccorso, medicina e chirurgia ambulatoriale. Altro requisito è che i comuni del territorio non abbiano un altro ospedale a meno di 60 minuti di auto.
Facciamo un po di conti su Lanzo, anche se lo scempio compiuto sui reparti negli ultimi anni ha già ampiamente ridotto i servizi erogati (ci hanno già tolto moltissimo e vogliono ancora insistere):

·      Gli ultimi dati a nostra disposizione sul Pronto Soccorso sono quelli del 2010 e registrano circa 9000 passaggi. Dato significativo se si considera che le ambulanze del 118 già da allora avevano l’ordine di portare i pazienti al Pronto Soccorso di Ciriè.
·    Il bacino di utenza è di circa 40.000 abitanti, che nel periodo estivo diventano almeno il doppio.
·   A Lanzo è presente il Pronto soccorso, la Medicina, la Chirurgia ambulatoriale, ed altri reparti.
·       La distanza in auto da Usseglio a Ciriè (primo ospedale dopo Lanzo) è di 44 km, con un tempo di percorrenza medio di 64 minuti (senza neve e imprevisti).

Confrontiamo i tempi di percorrenza da Ceresole a Ivrea (primo ospedale dopo Cuorgnè) e rileviamo che sono sempre 64 minuti,

E ALLORA COSA DIFFERENZIA CUORGNE’ (OSPEDALE DI AREA DISAGIATA) DA LANZO?

Chiediamo ai nostri sindaci di fare valere presso la giunta regionale le ragioni del nostro territorio e del nostro Ospedale senza pregiudizi di sorta.

L’assessore Saitta ha affermato di voler incontrare i territori. Ci auguriamo che voglia incontrare anche il Comitato. Purtroppo lo farà a decisioni già prese, ma certamente avremo molte cose da chiarire e da discutere. Una cosa certamente la diremo forte e chiara.

GIU’ LE MANI DAL NOSTRO OSPEDALE!!!!!