lunedì 30 luglio 2012

L'ASL TO4 TEME IL COMITATO.....????

Come annunciato nel Post precedente, il giorno 24 luglio, a Ciriè, una delegazione del Comitato Valli di Lanzo per la difesa dell'Ospedale ha incontrato il Dott. Boraso, Direttore generale dell'ASL TO4.
Dall’incontro, comunque cortese, è emersa la totale discordanza tra le posizioni del Direttore e quelle del Comitato.
Il Dott. Boraso ha affermato che Lanzo dovrà diventare un “CONTENITORE DI SERVIZI PER LA SALUTE” senza specificare il …..CONTENUTO.
Il Comitato ha ribadito che Lanzo ha TUTTE le caratteristiche per essere “Ospedale Territoriale” e che si farà di tutto perché questa sia la destinazione finale della struttura.
Si è insistito molto sulla richiesta, già fatta l’anno scorso, che gli ospedali di Lanzo e di Ciriè vengano considerati un presidio ospedaliero unico e si è nuovamente evidenziato come ogni modifica fatta su Lanzo ricada inevitabilmente anche su Ciriè.
Essendo venuti a conoscenza del fatto che esiste una Commissione istituita dall’ASL che sta decidendo le sorti dell’Ospedale e a cui partecipa una delegazione dei sindaci, il Comitato ha richiesto di partecipare alle riunioni della stessa per poter essere informato tempestivamente sulle discussioni in atto.


La risposta arrivata oggi dal Direttore Boraso è stata che  “…essendo la Commissione istituzionale/tecnica, NON si ritiene opportuno estendere la partecipazione al Comitato….”

NON SI RITIENE OPPORTUNO ????

Ci viene il sospetto (certezza….) che la commissione stia decidendo di distruggere l’Ospedale di Lanzo smembrandolo in piccoli pezzi e sparpagliandoli un po ovunque e che non si ritenga opportuno far conoscere tale intenzione alla popolazione.

Non sarà mica che l’ASL teme il Comitato e la sua presa di posizione netta CONTRO la riconversione ????

Se si crede di poter restituire al territorio un pacchetto preconfezionato di smantellamento dell’Ospedale, avvertiamo fin d’ora il Dott. Boraso che NON SIAMO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO!!!!!!!!!!

Non ci bastano più le rassicurazioni a scatola chiusa, VOGLIAMO PARTECIPARE ALLE DECISIONI!!!!!

Il Comitato si riserva di intraprendere azioni più significative per ribadire questo concetto in modo più chiaro e preciso

martedì 17 luglio 2012

Il Direttore dell'ASL TO4 incontra il Comitato.



Il Dott. Flavio Boraso, nuovo Direttore dell'ASL TO4, ha fissato per martedì 24 luglio, a Ciriè, l'incontro con i rappresentanti del Comitato difesa dell'Ospedale di Lanzo.
Il precedente incontro del Direttore con i sindaci del territorio, ha già evidenziato che il mandato avuto dalla Regione è quello di porre in esecuzione il Piano sanitario regionale con la riconversione dell'Ospedale di Lanzo.
Il Comitato farà presente al Direttore che il territorio e la popolazione NON sono disposti ad accettare tale posizione. Come già più volte detto, le Valli di Lanzo hanno bisogno di un OSPEDALE, non di una nuova RSA con annesso un Poliambulatorio.
Le decisioni prese dall'ASL sullo smantellamento del reparto di riabilitazione cardio-polmonare e sul declassamento del reparto di medicina a "medicina di bassa intensità" non sono altro che il preludio ad una ulteriore chiusura del Pronto Soccorso anche nelle ore diurne.
Questo mentre vengono accreditati nuovi posti letto specialistici nelle strutture private del territorio.
LA SANITA' DEVE ESSERE PUBBLICA!!!!!
Abbiamo già dimostrato, cifre alla mano, che l'Ospedale di Lanzo NON è un piccolo Ospedale, è uno dei migliori del Piemonte per le specialità che ospita, ed è uno dei migliori anche dal punto di vista dei bilanci.
Siamo davvero esterrefatti nel constatare che, anche se NESSUNO ha discusso o confutato i nostri argomenti, si è comunque proseguito nel disegno di annientamento della struttura così come la conosciamo.
Se necessario siamo pronti a manifestare in modo concreto e visibile il nostro dissenso a quanto sta succedendo.
I nostri sindaci stanno decidendo se proseguire la battaglia giuridica al Consiglio di Stato. Noi ci auguriamo che questo accada e saremo vicini a coloro che decideranno di intraprendere tale strada.
NON SIAMO DISPOSTI A PERDERE ALTRI PEZZI DEL NOSTRO OSPEDALE!!!!!!!!
Se non verremo ascoltati nella nostra richiesta di fermare lo smembramento della struttura, chiediamo a quanti hanno a cuore l'Ospedale di Lanzo di tenersi pronti ad agire in modo concreto a difesa della nostra salute.

giovedì 5 luglio 2012

Il TAR Piemonte non accoglie il ricorso ma il Comitato non si arrende




Il TAR Piemonte ha respinto l'istanza di sospensione della previsione del piano socio-sanitario regionale riguardante l'ospedale di Lanzo.
La motivazione dell'ordinanza è assolutamente generica e denuncia un esame sicuramente superficiale della questione.
Il passo successivo deve essere l’ appello al Consiglio di Stato.

E’ di oggi la notizia che le Regioni hanno fatto ritirare dal decreto in preparazione dal governo, relativo alla “spending review”, la norma che sanciva la chiusura dei piccoli ospedali sotto gli 80 posti letto.
Tale decisione dovrà invece essere presa caso per caso con accordi bilaterali Stato/Regioni.
E’ SCANDALOSO che la Regione Piemonte abbia già classificato l’Ospedale di Lanzo, (139 posti letto!!!!!!!) tra gli Ospedali da riconvertire.
Vogliamo sapere perché le altre Regioni difendono la sanità pubblica e i loro piccoli Ospedali (ricordiamo che Lanzo NON E’ un piccolo Ospedale!!!!!!!!!) mentre il Piemonte spinge evidentemente per una sanità privata.

Il Comitato non si arrende e chiede ai sindaci del territorio di fare altrettanto.

martedì 3 luglio 2012

Il Presidente Napolitano risponde al Comitato difesa dell'Ospedale di Lanzo T.se




Alle ore 18,20 del 26 giugno, sono stato chiamato telefonicamente dalla D.ssa Maria Pia Terracciano vice capo di gabinetto della Prefettura di Torino.
La D.ssa Terracciano ha detto di essere stata incaricata di cercare un referente del Comitato difesa dell’Ospedale di Lanzo T.se dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Il messaggio del Capo dello Stato è che ha ricevuto la lettera inviata dal Comitato e l’ha letta attentamente.
La materia di cui si tratta, il Piano Sanitario della Regione Piemonte, è però di esclusiva competenza regionale e il Presidente della Repubblica non può intervenire in situazioni come questa.
Il Presidente ringrazia comunque degli apprezzamenti rivolti al suo operato e alla sua persona da parte del Comitato e si augura che la vicenda si risolva in modo positivo per tutte le parti.
Il mio commento è stato che il Comitato ringraziava il Presidente per la gentile risposta, anche se non seguita da interventi diretti, e che il nostro intento era quello di portare a conoscenza il Capo dello Stato della situazione di grave disagio del territorio.
Significativo secondo me il fatto che il Presidente risponda, tramite le prefetture presenti sul territorio, alle istanze e alle segnalazioni dei cittadini.

Marino Poma