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giovedì 29 gennaio 2015

NUOVA DELIBERA VECCHI DIFETTI


Come purtroppo ci aspettavamo, nuova delibera e Vecchi difetti.
Nella delibera regionale sul riordino della rete ospedaliera presentata il 23 di gennaio, e contenente le correzioni ed aggiustamenti richiesti da alcuni territori, nuovamente non viene citato l'Ospedale di Lanzo
Come da noi già annunciato in un precedente post su questo Blog, a titolo "Inaccettabile. Rete Ospedaliera Piemonte. Lanzo di nuovo in pericolo"non parlare dell’Ospedale di Lanzo in una delibera che riguarda la rete ospedaliera piemontese vuol dire NON CONSIDERARLO UN OSPEDALE e quindi mettere fortemente a rischio la sua sopravvivenza come tale.

A questo punto diventa difficile credere che per la struttura non cambi nulla, e le rassicurazioni dell'assessore sulla permanenza del reparto di medicina e lungodegenza rimangono per noi solo parole al vento. 
Con un ulteriore tentativo di rassicurare quanti si oppongono a tale decisione, nello specifico gli attuali consiglieri di minoranza in Regione che sono intervenuti sull'argomento, l'assessore Saitta ha diffuso ieri sera il seguente comunicato:

"E’ evidente che il Movimento 5Stelle non riesce a farsi una ragione del fatto che sulla rete ospedaliera abbiamo accolto molte richieste dei territori e degli amministratori locali, ma bisogna smetterla di alimentare polemiche senza fondamento. Su Lanzo non posso che confermare quanto già detto in Consiglio regionale, in IV Commissione e a Ivrea alla conferenza dei Sindaci: il presidio di Lanzo resterà perché Ciriè non è in grado di dare risposte complete alla domanda di salute di quel territorio (resteranno operativi i 48 posti letto di medicina e i 25 di lungodegenza). Non si poteva certo qualificare quella struttura come ospedale di base perché troppo vicino a Ivrea: il consigliere Bono lo sa bene e sa che un’ipotesi del genere sarebbe stata bocciata dal Ministero. Liberi i 5Stelle di continuare ad alimentare paure, ma che sia chiaro a tutti che polemiche e confusioni sul futuro di Lanzo sono solo funzionali ai loro interessi di partito e non certo agli interessi dei cittadini. Lo ripeto ancora una volta: Lanzo resterà."

Quasi in contemporanea i consiglieri regionali di zona Porchietto e Vignale, appartenenti all'attuale minoranza, annunciavano una raccolta di firme contro la chiusura dell'Ospedale e la soppressione di alcuni reparti a Ciriè.

Adesso BASTA. Siamo STANCHI di parole e rassicurazioni.
Saitta è il quarto assessore regionale che il Comitato si trova davanti nei suoi quasi quattro anni di vita. 
Tutte le amministrazioni regionali che si sono succedute negli ultimi anni, di qualsiasi colore, hanno costantemente penalizzato l'Ospedale di Lanzo con pesanti tagli. 
Non vogliamo più dichiarazioni e proclami. Vogliamo fatti concreti. 
Un fatto concreto è che nell'ultima delibera regionale approvata dalla giunta Chiamparino, riguardante la rete ospedaliera piemontese, l'Ospedale di Lanzo non esiste più
Come un fatto concreto è che la giunta precedente aveva indicato Lanzo come Ospedale da riconvertire.
Per questo siamo furibondi con TUTTI. 
Anche con quei consiglieri regionali che ora difendono l'Ospedale e che in precedenza, in qualità di componenti della giunta Cota hanno contribuito ad affossarlo spogliandolo di reparti di eccellenza e dimezzando il Pronto soccorso. Noi non dimentichiamo. 
Basta parole. 
Vogliamo che l'assessore Saitta faccia approvare dalla giunta un documento scritto in cui, nero su bianco, venga indicato che Lanzo è un Ospedale.
Solo allora saremo soddisfatti. 
Fino ad allora non ci si venga a dire di stare buoni o ci si propongano raccolte di firme. 
NON siamo più disposti a FARCI PRENDERE IN GIRO.

Chiediamo al sindaco di Lanzo la convocazione di un nuovo Consiglio aperto in cui far sentire le nostre ragioni.
Per tutelare il nostro territorio, nonostante le minacce del presidente regionale Chiamparino che precludono qualsiasi trattativa con i comuni che si sono opposti alla delibera, chiediamo con forza agli amministratori dei comuni delle Valli di Lanzo di ripercorrere la strada del RICORSO AL TAR perchè Lanzo venga riconosciuto come OSPEDALE DI AREA DISAGIATA.

martedì 18 novembre 2014

Inaccettabile. Rete Ospedaliera Piemonte. Lanzo di nuovo in pericolo.


E no, adesso basta.

L’attuale giunta regionale, che prima era all’opposizione, sta riproponendo lo stesso piano sanitario fino a ieri contestato.
Sulla Stampa di oggi, dove si presenta il Piano della Regione per gli Ospedali, si legge: “Ospedale di Lanzo da riconvertire”.
I casi sono due, o il giornalista ha preso un abbaglio, o chi amministra attualmente la sanità regionale ci sta prendendo sonoramente in giro.
Non possiamo accettare che chi fino a ieri si è schierato con la popolazione delle Valli a difesa dell’Ospedale di Lanzo, adesso APPOGGI SFACCIATAMENTE la sua riconversione.

L’assessore regionale Saitta ha scelto di passare in giunta il Piano di riordino della rete Ospedaliera senza presentarlo nel suo complesso alla commissione sanità del consiglio regionale e senza essersi confrontato con i territori. Così nessuno sa cosa verrà approvato e tutti saranno messi di fronte al fatto compiuto.

Ancora più gravi appaiono le rassicurazioni date dall’assessore Saitta al sindaco di Lanzo. L’assessore afferma infatti che “nella delibera della giunta regionale non vi è nulla che riguardi l’ospedale di Lanzo”.
Questo è assurdo. Non parlare dell’Ospedale di Lanzo in una delibera che riguarda la rete ospedaliera piemontese vuol dire NON CONSIDERARLO UN OSPEDALE e quindi mettere fortemente a rischio la sua sopravvivenza come tale.
NOI VOGLIAMO che venga INSERITO tra gli Ospedali di AREA DISAGIATA, come Cuorgnè, Susa, Ceva e Ovada.
QUESTO VOGLIAMO VENGA DELIBERATO DALLA REGIONE.

L’Ospedale di Area disagiata è un ospedale che ha meno di 20.000 passaggi all’anno in pronto soccorso e con un bacino di utenza inferiore a 80.000 abitanti, dotato di pronto soccorso, medicina e chirurgia ambulatoriale. Altro requisito è che i comuni del territorio non abbiano un altro ospedale a meno di 60 minuti di auto.
Facciamo un po di conti su Lanzo, anche se lo scempio compiuto sui reparti negli ultimi anni ha già ampiamente ridotto i servizi erogati (ci hanno già tolto moltissimo e vogliono ancora insistere):

·      Gli ultimi dati a nostra disposizione sul Pronto Soccorso sono quelli del 2010 e registrano circa 9000 passaggi. Dato significativo se si considera che le ambulanze del 118 già da allora avevano l’ordine di portare i pazienti al Pronto Soccorso di Ciriè.
·    Il bacino di utenza è di circa 40.000 abitanti, che nel periodo estivo diventano almeno il doppio.
·   A Lanzo è presente il Pronto soccorso, la Medicina, la Chirurgia ambulatoriale, ed altri reparti.
·       La distanza in auto da Usseglio a Ciriè (primo ospedale dopo Lanzo) è di 44 km, con un tempo di percorrenza medio di 64 minuti (senza neve e imprevisti).

Confrontiamo i tempi di percorrenza da Ceresole a Ivrea (primo ospedale dopo Cuorgnè) e rileviamo che sono sempre 64 minuti,

E ALLORA COSA DIFFERENZIA CUORGNE’ (OSPEDALE DI AREA DISAGIATA) DA LANZO?

Chiediamo ai nostri sindaci di fare valere presso la giunta regionale le ragioni del nostro territorio e del nostro Ospedale senza pregiudizi di sorta.

L’assessore Saitta ha affermato di voler incontrare i territori. Ci auguriamo che voglia incontrare anche il Comitato. Purtroppo lo farà a decisioni già prese, ma certamente avremo molte cose da chiarire e da discutere. Una cosa certamente la diremo forte e chiara.

GIU’ LE MANI DAL NOSTRO OSPEDALE!!!!!