martedì 18 dicembre 2012

Le Istituzioni locali a difesa degli Ospedali. Meno la LEGA NORD!


Grande partecipazione di cittadini e di amministratori all'incontro dei sindaci e dei consiglieri comunali, facenti parte del Distretto 1 dell'ASL TO4, convocato a Lanzo dalla presidente, e sindaco di Lanzo, Tina Assalto. I sindaci e i consiglieri dei comuni facenti parte del distretto (Ala di Stura, Balangero, Balme, Barbania, Borgaro Torinese, Cafasse, Cantoira, Caselle Torinese, Ceres, Chialamberto, Cirié, Coassolo Torinese, Corio, Fiano, Front, Germagnano, Groscavallo, Grosso, Lanzo Torinese, Lemie, Levone, Mathi, Mezzenile, Monastero di Lanzo, Nole, Pessinetto, Robassomero, Rocca Canavese, San Carlo Canavese, San Francesco al Campo, San Maurizio Canavese, Traves, Usseglio, Vallo Torinese, Varisella, Vauda Canavese, Villanova Canavese, Viù) riuniti in un'unica assemblea, hanno votato e adottato l'Ordine del giorno, che era stato preparato dal Comitato e dal Comune di Lanzo, in cui si prende una posizione ferma CONTRO la riorganizzazione del Presidio Ospedaliero di Ciriè-Lanzo proposta dalla Regione Piemonte.
Di seguito il documento approvato:

Erano presenti, oltre agli amministratori locali, i consiglieri regionali Stefano Lepri (PD), Gianna Pentenero (PD), Nino Boeti (PD) e Alberto Goffi (UDC). Da tutti parole di sostegno alla giusta battaglia del territorio per il mantenimento dell'integrità del Presidio Ospedaliero.
Presente anche l'Assessore al Lavoro della Regione Claudia Porchietto (PDL) che ha preso l'impegno di evidenziare le nostre esigenze in sede di Giunta regionale.
Sconcertante il comportamento degli amministratori facenti capo alla LEGA NORD che hanno invece disertato la riunione facendo pervenire un documento in cui si vaneggia di strumentalizzazioni delle notizie date a riguardo dell'Ospedale.
A questo punto, senza strumentalizzazioni, siamo veramente STUFI di questi ultimi.
I rappresentanti eletti sul territorio dovrebbero a nostro avviso cercare di capire in base a quali esigenze e argomentazioni si è sviluppata questa battaglia a difesa dei nostri Ospedali. Secondo noi, non è seguendo le direttive che vengono dall'alto che si fa buona amministrazione, ma ascoltando ciò che viene dal basso, dalla gente.
E la gente NON vuole che l'Ospedale di Lanzo perda il 55% dei propri posti letto. NON vuole che l'Oncoematologia di Lanzo venga trasferita, portandosi dietro gli anestesisti e mettendo ulteriormente a rischio la permanenza del Pronto Soccorso già dimezzato. NON vuole che la medicina di Lanzo sia presente solo per curare le bronchiti e si debba ricorrere ad altre strutture per patologie più complesse. NON vuole rischiare la pelle perchè costretta a raggiungere un Pronto Soccorso di Torino perchè l'emodinamica di Ciriè è stata cancellata. NON VUOLE CONTENITORI VUOTI!!!!!!!!
I sindaci e molti consiglieri comunali del territorio l'hanno capito.
Per gli eletti della LEGA NORD ormai è tardi...

giovedì 13 dicembre 2012

Situazione drammatica sul futuro degli Ospedali di Lanzo e Ciriè



La giunta regionale ha presentato alla IV Commissione del consiglio, che sta valutando il riordino della rete ospedaliera piemontese, una serie di interventi di cui abbiamo già dato notizia nel presente blog.
Alla gravissima situazione prospettata per l’Ospedale di Lanzo, si aggiunge ora il previsto spostamento dell’emodinamica di Ciriè ad Ivrea con grave pregiudizio per il Pronto Soccorso avanzato DEA appena inaugurato.

NON SIAMO D’ACCORDO
E CON NOI NON SONO D’ACCORDO I NOSTRI SINDACI E GLI OPERATORI DELLA SANITA’

È assolutamente necessario contrastare le gravissime proposte dell'assessore Monferino.

Sono state messe in campo due iniziative, una dalle rappresentanze sindacali dell’ASL TO4 e una dagli amministratori delle Valli di Lanzo e del Ciriacese.

Le rappresentanze sindacali unitarie hanno indetto una


ASSEMBLEA  DI TUTTO IL PERSONALE degli Ospedali di Lanzo e Ciriè
VENERDI' 14  DICEMBRE ORE 14 – 16
PRESSO LA CHIESA DELL’OSPEDALE DI LANZO 


Il sindaco di Lanzo, in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci e sulla base di quanto deciso dalla Conferenza dei Sindaci venerdì scorso, ha indetto 

un incontro delle ASSEMBLEE CONSILIARI CONGIUNTE
dei Comuni del Distretto sanitario 1

LUNEDI' 17 DICEMBRE ALLE ORE 18 PRESSO IL CENTRO LANZOINCONTRA

Il sindaco di Lanzo ha invitato i sindaci del Distretto Ciriè-Lanzo a provvedere a convocare i propri consiglieri.
L’O.d.G. proposto dal sindaco di Lanzo è il seguente: 
Riordino rete ospedaliera: situazione degli Ospedali di Lanzo e Ciriè. Determinazioni.


TUTTA la popolazione è invitata ai due appuntamenti. Dobbiamo partecipare in tanti per farci sentire e manifestare il nostro dissenso a queste inique e drastiche decisioni di tagli indiscriminati sui nostri due ospedali, spostando varie specializzazioni ad Ivrea. Ognuno pensi che avere necessità dell’ospedale (magari di notte) e raggiungere Ivrea sarebbe terribilmente lontano.

E' FONDAMENTALE PARTECIPARE NUMEROSI PERCHE’ TUTTO QUESTO E' INACCETTABILE


giovedì 6 dicembre 2012

La Commissione sanità della regione Piemonte discute dell’Ospedale di Lanzo


Oggi la IV Commissione della Regione Piemonte, che sta discutendo del riassetto sanitario complessivo, ha parlato anche dell’Ospedale di Lanzo.
Finalmente sono emerse le considerazioni che la commissione tecnica dell’ASL, a cui il Comitato non era stato ammesso, ha trasmesso all’Assessore Monferino.

La situazione prospettata  dalla regione è la seguente:

 Ospedale di Lanzo Torinese:

·         Medicina generale: riduzione da 48 pl a 40 pl di Medicina a bassa intensità clinica;
·         Riabilitazione ad indirizzo cardiopolmonare: riduzione da 40 a 17 pl e trasferimento a Ciriè;
·         DH  oncoematologico: trasferimento a Ciriè dei 12 pl;
·         chiusura letti day surgery;
·         mantenimento 25 pl lungodegenza e 12 pl hospice;
·         dismissione RSA Eremo Lanzo e assegnazione al privato presente sul territorio dei 40 pl con recupero del personale da parte dell’ASL.

A questo si deve aggiungere lo spostamento del reparto di Emodinamica (indispensabile per il trattamento dell’infarto) da Ciriè a Ivrea.

Questo NON è quello che vogliamo dalla Sanità regionale.

Lo smantellamento, perché di questo si tratta, di un Ospedale prefettamente funzionante, che con il tandem con Ciriè garantiva i servizi indispensabili alla popolazione porterà alla distruzione dell’offerta sanitaria sul territorio.

Per questo diventa importante essere uniti e partecipare alle manifestazioni che verranno decise in sede della Conferenza dei Sindaci del Distretto Ciriè-Valli di Lanzo convocata per
venerdì 7 dicembre alle ore 18   presso il salone della Comunità Montana di via Monte Angiolino, 8 - Lanzo

Per l’Ospedale di Lanzo giorni decisivi





Da oltre un anno ci stiamo battendo per mantenere la piena operatività del presidio Ospedaliero a Lanzo T.se. che attualmente ha le seguenti unità operative:

Medicina Generale: 50 Posti letto  -  Lungodegenza: 25 Posti letto
Post acuzie ad indirizzo cardio-polmonare: 38 Posti letto (di cui 10 Pneumologia)
Day Hospital Multispecialistico: 12 Posti Letto  -  Day Surgery: 7 Posti Letto
Hospice: 8 posti letto
Punto di Primo Intervento (sola apertura diurna)  e  Ambulatori specialistici

Il totale dei Posti Letto è di 139. Tutti perfettamente funzionanti e con un alto grado di soddisfazione dell'utenza per i servizi erogati

La Giunta Regionale è da più di un anno che vuole ELIMINARE il presidio di Lanzo e ridimensionare quello di Ciriè

L’attacco è iniziato a novembre 2011 con la chiusura del Pronto Soccorso notturno. Nello stesso mese si è quasi dimezzato il reparto di Riabilitazione cardio-polmonare mediante la chiusura di un’ala del terzo piano dell’Ospedale per lavori di manutenzione e adeguamento (impianto elettrico e porte antincendio). I lavori sono proseguiti con estrema lentezza e, pur essendo ormai finiti, non è ancora stata data l’autorizzazione dall’ASL per la ripresa della piena operatività del reparto.

Nel mese di aprile 2012 il Consiglio Regionale, ha approvato il Piano sanitario che ha classificato l’Ospedale di Lanzo come “DA RICONVERTIRE”, senza tener conto del territorio montano, delle osservazioni, delle manifestazioni e delle 20.000 firme raccolte.

TUTTI i sindaci del territorio hanno preso posizione contro tale classificazione con un ricorso al TAR e al Consiglio di Stato che però per ora non ha fermato le intenzioni della Regione.

La Sanità non si deve toccare, si deve migliorare, rendere più efficiente, più vicina al malato.

La riconversione, per il Piano Sanitario Regionale, prevede la trasformazione dell’Ospedale di Lanzo in un centro di Assistenza Primaria(CAP) con un reparto di medicina a bassa intensità e forse qualche ambulatorio. Monferino e Cota non tengono in alcun conto l’esistenza del Nostro Ospedale in zona disagiata come invece è previsto dal decreto del Ministro Balduzzi. In questo modo:

l’OSPEDALE DI LANZO CHIUDE e l’OSPEDALE DI CIRIE’ rischia lo spostamento dell’emodinamica e la soppressione del DEA appena inaugurato. NON SIAMO D’ACCORDO

Chiediamo a TUTTI quanti abbiano a cuore le sorti del presidio Ospedaliero di Lanzo e Cirié di essere presenti e unirsi a quanto decideranno i sindaci del nostro territorio

  Conferenza dei Sindaci del Distretto Ciriè-Valli di Lanzo
venerdì 7 dicembre alle ore 18  
salone della Comunità Montana di via Monte Angiolino, 8 - Lanzo

venerdì 2 novembre 2012

Le ragioni del Comitato in un video



Il video è stato realizzato a Lanzo, a metà ottobre 2012, dal giornalista Mauro Ravarino per conto del gruppo consigliare regionale "Federazione della sinistra europea".
Secondo noi anche questo è un mezzo importante per fare conoscere le nostre ragioni ad un pubblico il più possibile vasto. Presto sarà necessario intraprendere azioni più consistenti a difesa dell'Ospedale e sicuramente più persone conoscono il problema e più persone ci auguriamo parteciperanno.
Grazie alla consigliera regionale Eleonora Artesio per il coinvolgimento nell'iniziativa e per il supporto dato al NOSTRO Ospedale.

L'ASL risponde al comitato senza....rispondere!

E' davvero sconcertante che il direttore dell'ASL TO4 Dr. Boraso risponda ad una delle richieste del comitato senza in realtà dire nulla.
Il problema da noi recentemente sollevato riguardava il fatto che, nella prevista ottica di dialogo tra le parti, l'ASL avesse concluso le riunioni della commissione che dovrebbe decidere le sorti dell'Ospedale di Lanzo SENZA informare le istituzioni locali e il comitato di quanto emerso.
La risposta del direttore è stata che, essendo quanto scaturito dalla commissione un documento preliminare, lo stesso è stato inviato alla regione per "...ulteriori revisioni..." 
Tale comportamento ci fa pensare che siano emerse valutazioni non proprio favorevoli al NOSTRO ospedale, altrimenti non vediamo quali problemi ci fossero a condividere il tutto con sindaci, sindacato e associazioni.
Conoscendo le "revisioni" a cui ci ha abituato la giunta regionale, sospettiamo che ai tagli sicuramente previsti dalla commissione ....si vogliano aggiungere ulteriori tagli.


Continuamo a dire che questo NON ci sta bene. Siamo stanchi di vedere che le decisioni che ci riguardano più da vicino vengono prese nei luoghi più lontani. Vogliamo partecipare al processo decisionale, e faremo di tutto per conservare l'integrità dell'Ospedale di Lanzo.
A proposito di integrità dell'Ospedale, alla precedente lettera che chiedeva informazioni sulla prevista fornitura di una nuova TAC a Lanzo, il Dr. Boraso non ha risposto.
Secondo voi cosa vorrà dire....

venerdì 26 ottobre 2012

Il Comitato chiede che Monferino si dimettà da assessore regionale alla sanità

Era già stata preannunciata una presa di posizione molto dura da parte del Comitato nei confronti dell'Ing Monferino, assessore alla sanità della Regione Piemonte

Le dichiarazioni dell'assessore più volte espresse anche a Lanzo in sede di Consiglio Comunale aperto, di non sapere nulla di sanità (facendosene vanto e sostenuto dal Presidente della Regione Cota), hanno purtroppo avuto una drammatica conferma con la infelicissima affermazione: "personalmente sono contrario agli Hospice: mi pare una crudeltà mandare li i pazienti dicendo "sei morto".

Tutti conoscono, non solo nelle Valli di Lanzo, la passione e la dedizione unica degli operatori dell'Hospice di Lanzo e dei volontari della FARO. E' diventato davvero un simbolo prezioso di quanto può esser fatto nei momenti più difficili delle famiglie e della nostra comunità.

E' soprattutto questo fatto che il nostro pensionato IVECO (con altri incarichi come la trasmissione Report ha dimostrato domenica scorsa) non riesce o forse non può capire: ha offeso un intero mondo, un mondo di relazioni, di affetti, di dedizione. Un mondo che Monferino incontrò visitando il nostro Hospice nell'autunno scorso. Vide ma non capì.

Purtroppo il nostro pensionato saltellando tra Detroit, Torino e forse Svizzera residenza di Marchionne, non sa che ci sono dei momenti della vita di una persona in cui sentirsi protetti da un "pallium", un mantello, sono la sua vita e la vita di chi lo circonda

Purtroppo non potrà mai capire ciò che c'è scritto nel volantino che ha accompagnato tutta l'estate le numerose manifestazioni de "La Musica e il mantello"
"La risposta ai bisogni complessi di una persona alla fine della vita richiede l'assoluta alleanza dei singoli individui quali pazienti, familiari, operatori sanitari, volontari e membri della comunità, la stretta COLLABORAZIONE FRA LE DIFFERENTI ORGANIZZAZIONI INTERESSATE QUALI AZIENDE SANITARIE, ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI E TUTTE LE RISORSE SOCIALI E UMANE DI UNA COMUNITA' E DEI SINGOLI CITTADINI CHE GARANTISCONO IL LORO PREZIOSO SUPPORTO A QUESTO DELICATO SERVIZIO"

Con una apparentemente semplice e banale frase Monferino ha rotto l'alleanza e ha OFFESO tutti coloro che continuano a impegnarsi senza alcun vantaggio personale. E forse anche questo è incomprensibile al nostro pensionato!

Quindi BASTA!!!!!!!!!!!!!! NON FACCIA PIU' L'ASSESSORE ALLA SANITA'

In merito il Comitato ha diffuso il seguente comunicato:

Terminiamo con le parole di Don Patriciello, parroco in terra di camorra: ".....ogniqualvolta una persona si appropria di un diritto che non ha, sta usurpando un potere che non gli è stato dato. Tutti possiamo cadere in queste sottili forme di antidemocrazia. Ecco signor Prefetto - glielo dico con le lacrime agli occhi - lei stamattina mi ha dato proprio questa brutta impressione. Lei ha calpestato la mia dignità di uomo...."

Noi vogliamo che MAI PIU' sia calpestata la dignità dei malati, delle famiglie, dei volontari...... degli uomini.

mercoledì 24 ottobre 2012

Il Comitato chiede notizie all'ASL sugli Ospedali

Nel mese di luglio, a seguito di un incontro del Comitato con il direttore dell'ASL TO4, apprendemmo che era stata istituita una commissione, poi definita dal direttore come tecnico/istituzionale, per decidere sulle sorti degli Ospedali del territorio. 
Come riportato su questo blog il 30 luglio "L'ASL TO4 teme il comitato....?????" alla nostra richiesta di partecipare alle riunioni della commissione venne risposto tramite lettera che ciò non era possibile.
Nella sua lettera il direttore si impegnava però "...ad aggiornare periodicamente rispetto all'andamento dei lavori..."

Adesso siamo venuti a conoscenza del fatto che la commissione ha concluso i lavori ma.... di aggiornamenti nemmeno l'ombra!!!!

Questa mattina, per ricordare al direttore gli impegni presi, il Comitato ha scritto nuovamente all'ASL TO4 la seguente lettera

Attendiamo "cortesemente" una risposta, ma questa volta non siamo disposti ad attendere per molto.
Questo atteggiamento che mira a non informare il territorio su cosa si sia deciso NON ci sta bene e potrebbe trovarci meno "cortesi" al prossimo incontro.

Non ci arrendiamo e NON CI RICONVERTIAMO!!!!!!!!!!!

lunedì 22 ottobre 2012

La resa dei conti


E’ arrivato il momento della RESA DEI CONTI.
L’assessore regionale Monferino e il presidente Cota hanno presentato sabato 20 ottobre il piano di TAGLI che si apprestano a compiere sulla sanità piemontese.


Più di cento reparti e attività esistenti verranno ELIMINATI negli ospedali della Regione. Non conosciamo nel dettaglio la situazione di tutte le strutture ma ci chiediamo con quale faccia tosta i vertici regionali abbiano il coraggio di proclamare che non ci saranno diminuzioni dei servizi offerti.
La motivazione dell’operazione è che il pessimo stato delle finanze regionali non permette il mantenimento di tutti i reparti e bisogna intervenire “razionalizzando”. Peccato poi scoprire che il “buco” della sanità piemontese di cui si parla (10 miliardi di euro) NON può essere assolutamente imputato al disavanzo provocato dai piccoli ospedali.

Per quanto riguarda Lanzo la situazione è ancora più grave.

Nel prospetto presentato su La Stampa di domenica 21 ottobre il nostro Ospedale è già dato per defunto. E’ inserito fra le strutture “DA RICONVERTIRE” senza nemmeno un accenno agli oltre 500 interventi in Day Surgery fatti annualmente.
Il Comitato ha chiesto recentemente all’ASL TO4 quali fossero in tempi per la fornitura della PREVISTA TAC all’Ospedale di Lanzo e ancora non abbiamo avuto risposta.
Questi ed altri segnali indicano chiaramente che per la Regione e per l’ASL l’Ospedale di Lanzo NON ESISTE PIU’!!!!!!!!!!!!!!!!
NON siamo disposti ad accettare un simile atteggiamento. E’ inaccettabile che venga ribaltato sulle piccole strutture, perché più facili da colpire, un problema che nasce da una gestione CRIMINALE E DISINVOLTA dell’intera sanità regionale.
Siamo intenzionati a chiedere che venga istituita una COMMISSIONE DI INCHIESTA per accertare CHI ha causato il disavanzo sanitario e per far si che i responsabili paghino per il disastro fatto. Non escludiamo di rivolgerci alla magistratura per fare piena luce su quanto accaduto.
E’ ora che i “pazienti” ospedalieri smettano di essere tali e diventano IMPAZIENTI!!!
Per decidere su come procedere nel CONTRASTO alle sciagurate decisioni dei vertici regionali, i componenti del Comitato si incontrano

MARTEDI’ 23 OTTOBRE alle ORE 21,00

a Lanzo, presso la confraternita di Santa Croce. Tutti coloro che hanno proposte da portare sulle azioni da intraprendere sono pregati di intervenire all’incontro. In seguito daremo notizie delle decisioni prese.

Non ci arrendiamo e NON CI RICONVERTIAMO!!!!!!!!!!!

martedì 9 ottobre 2012

Il Comitato chiede notizie della TAC per l'Ospedale

E' ormai cronica la situazione della TAC dell'Ospedale di Lanzo che  non è più in grado di svolgere il proprio compito essendo da tempo guasta e, a quanto riferito, NON riparabile.
A questo fatto si aggiunge il cattivo stato della TAC dell'Ospedale di Ciriè, spesso ferma anch'essa per guasti, che costringe il personale medico dell'ASL a cercare affannosamente alternative, generalmente presso strutture private.
L'Assessore Monferino aveva comunicato all'ASL TO4, nella scorsa primavera, la necessità della sostituzione della TAC di Lanzo e l'allora Commisario Secreto ne aveva dato notizia in occasione di diversi incontri pubblici.
Durante l'incontro tra il Comitato e il direttore ASL TO4 Dr. Boraso, avvenuto nel mese di luglio, avevamo posto la domanda relativa all'acquisto della TAC per Lanzo e la risposta del direttore era stata che si conoscevano i termini del problema ma che al momento non erano disponibili i fondi per la soluzione.
Essendo passati alcuni mesi, il Comitato ha nuovamente posto l'accento sul problema inviando all'ASL la lettera seguente

Attendiamo la risposta della Direzione di cui daremo notizia all'interno di questo sito.
Il Comitato desidera in tal modo continuare l'opera di sensibilizzazione delle Istituzioni, da tempo iniziata, per mantenere e garantire la piena operatività dell'Ospedale di Lanzo.

lunedì 17 settembre 2012

Ricorso al Consiglio di Stato






In data 14 settembre scorso, il Consiglio di Stato si è riunito per esaminare il ricorso proposto da Comuni e Comunità Montana sulla Delibera Regionale che approva il Piano Sanitario e classifica l'Ospedale di lanzo come da "riconvertire".

AL primo esame degli atti e della situazione contingente il Consiglio di Stato ha valutato che la Regione Piemonte non abbia ancora messo in atto le pur previste procedure di riconversione dell’Ospedale di Lanzo ed ha quindi ritenuto di non sospendere la Delibera Regionale di approvazione del Piano Sanitario in quanto ad oggi non ha ancora prodotto effetti.
Ha però deciso di andare nel merito della questione e di esaminare a fondo il ricorso per decidere se siano stati lesi i diritti degli Enti ricorrenti. 
Si prospettano tempi lunghi, ma ci auguriamo che il fatto di essere sotto giudizio freni la Regione da insane manovre di riconversione.
Rimaniamo comunque pronti ad intraprendere QUALSIASI azione possa salvaguardare l'integrità del NOSTRO Ospedale.

lunedì 30 luglio 2012

L'ASL TO4 TEME IL COMITATO.....????

Come annunciato nel Post precedente, il giorno 24 luglio, a Ciriè, una delegazione del Comitato Valli di Lanzo per la difesa dell'Ospedale ha incontrato il Dott. Boraso, Direttore generale dell'ASL TO4.
Dall’incontro, comunque cortese, è emersa la totale discordanza tra le posizioni del Direttore e quelle del Comitato.
Il Dott. Boraso ha affermato che Lanzo dovrà diventare un “CONTENITORE DI SERVIZI PER LA SALUTE” senza specificare il …..CONTENUTO.
Il Comitato ha ribadito che Lanzo ha TUTTE le caratteristiche per essere “Ospedale Territoriale” e che si farà di tutto perché questa sia la destinazione finale della struttura.
Si è insistito molto sulla richiesta, già fatta l’anno scorso, che gli ospedali di Lanzo e di Ciriè vengano considerati un presidio ospedaliero unico e si è nuovamente evidenziato come ogni modifica fatta su Lanzo ricada inevitabilmente anche su Ciriè.
Essendo venuti a conoscenza del fatto che esiste una Commissione istituita dall’ASL che sta decidendo le sorti dell’Ospedale e a cui partecipa una delegazione dei sindaci, il Comitato ha richiesto di partecipare alle riunioni della stessa per poter essere informato tempestivamente sulle discussioni in atto.


La risposta arrivata oggi dal Direttore Boraso è stata che  “…essendo la Commissione istituzionale/tecnica, NON si ritiene opportuno estendere la partecipazione al Comitato….”

NON SI RITIENE OPPORTUNO ????

Ci viene il sospetto (certezza….) che la commissione stia decidendo di distruggere l’Ospedale di Lanzo smembrandolo in piccoli pezzi e sparpagliandoli un po ovunque e che non si ritenga opportuno far conoscere tale intenzione alla popolazione.

Non sarà mica che l’ASL teme il Comitato e la sua presa di posizione netta CONTRO la riconversione ????

Se si crede di poter restituire al territorio un pacchetto preconfezionato di smantellamento dell’Ospedale, avvertiamo fin d’ora il Dott. Boraso che NON SIAMO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO!!!!!!!!!!

Non ci bastano più le rassicurazioni a scatola chiusa, VOGLIAMO PARTECIPARE ALLE DECISIONI!!!!!

Il Comitato si riserva di intraprendere azioni più significative per ribadire questo concetto in modo più chiaro e preciso

martedì 17 luglio 2012

Il Direttore dell'ASL TO4 incontra il Comitato.



Il Dott. Flavio Boraso, nuovo Direttore dell'ASL TO4, ha fissato per martedì 24 luglio, a Ciriè, l'incontro con i rappresentanti del Comitato difesa dell'Ospedale di Lanzo.
Il precedente incontro del Direttore con i sindaci del territorio, ha già evidenziato che il mandato avuto dalla Regione è quello di porre in esecuzione il Piano sanitario regionale con la riconversione dell'Ospedale di Lanzo.
Il Comitato farà presente al Direttore che il territorio e la popolazione NON sono disposti ad accettare tale posizione. Come già più volte detto, le Valli di Lanzo hanno bisogno di un OSPEDALE, non di una nuova RSA con annesso un Poliambulatorio.
Le decisioni prese dall'ASL sullo smantellamento del reparto di riabilitazione cardio-polmonare e sul declassamento del reparto di medicina a "medicina di bassa intensità" non sono altro che il preludio ad una ulteriore chiusura del Pronto Soccorso anche nelle ore diurne.
Questo mentre vengono accreditati nuovi posti letto specialistici nelle strutture private del territorio.
LA SANITA' DEVE ESSERE PUBBLICA!!!!!
Abbiamo già dimostrato, cifre alla mano, che l'Ospedale di Lanzo NON è un piccolo Ospedale, è uno dei migliori del Piemonte per le specialità che ospita, ed è uno dei migliori anche dal punto di vista dei bilanci.
Siamo davvero esterrefatti nel constatare che, anche se NESSUNO ha discusso o confutato i nostri argomenti, si è comunque proseguito nel disegno di annientamento della struttura così come la conosciamo.
Se necessario siamo pronti a manifestare in modo concreto e visibile il nostro dissenso a quanto sta succedendo.
I nostri sindaci stanno decidendo se proseguire la battaglia giuridica al Consiglio di Stato. Noi ci auguriamo che questo accada e saremo vicini a coloro che decideranno di intraprendere tale strada.
NON SIAMO DISPOSTI A PERDERE ALTRI PEZZI DEL NOSTRO OSPEDALE!!!!!!!!
Se non verremo ascoltati nella nostra richiesta di fermare lo smembramento della struttura, chiediamo a quanti hanno a cuore l'Ospedale di Lanzo di tenersi pronti ad agire in modo concreto a difesa della nostra salute.

giovedì 5 luglio 2012

Il TAR Piemonte non accoglie il ricorso ma il Comitato non si arrende




Il TAR Piemonte ha respinto l'istanza di sospensione della previsione del piano socio-sanitario regionale riguardante l'ospedale di Lanzo.
La motivazione dell'ordinanza è assolutamente generica e denuncia un esame sicuramente superficiale della questione.
Il passo successivo deve essere l’ appello al Consiglio di Stato.

E’ di oggi la notizia che le Regioni hanno fatto ritirare dal decreto in preparazione dal governo, relativo alla “spending review”, la norma che sanciva la chiusura dei piccoli ospedali sotto gli 80 posti letto.
Tale decisione dovrà invece essere presa caso per caso con accordi bilaterali Stato/Regioni.
E’ SCANDALOSO che la Regione Piemonte abbia già classificato l’Ospedale di Lanzo, (139 posti letto!!!!!!!) tra gli Ospedali da riconvertire.
Vogliamo sapere perché le altre Regioni difendono la sanità pubblica e i loro piccoli Ospedali (ricordiamo che Lanzo NON E’ un piccolo Ospedale!!!!!!!!!) mentre il Piemonte spinge evidentemente per una sanità privata.

Il Comitato non si arrende e chiede ai sindaci del territorio di fare altrettanto.

martedì 3 luglio 2012

Il Presidente Napolitano risponde al Comitato difesa dell'Ospedale di Lanzo T.se




Alle ore 18,20 del 26 giugno, sono stato chiamato telefonicamente dalla D.ssa Maria Pia Terracciano vice capo di gabinetto della Prefettura di Torino.
La D.ssa Terracciano ha detto di essere stata incaricata di cercare un referente del Comitato difesa dell’Ospedale di Lanzo T.se dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Il messaggio del Capo dello Stato è che ha ricevuto la lettera inviata dal Comitato e l’ha letta attentamente.
La materia di cui si tratta, il Piano Sanitario della Regione Piemonte, è però di esclusiva competenza regionale e il Presidente della Repubblica non può intervenire in situazioni come questa.
Il Presidente ringrazia comunque degli apprezzamenti rivolti al suo operato e alla sua persona da parte del Comitato e si augura che la vicenda si risolva in modo positivo per tutte le parti.
Il mio commento è stato che il Comitato ringraziava il Presidente per la gentile risposta, anche se non seguita da interventi diretti, e che il nostro intento era quello di portare a conoscenza il Capo dello Stato della situazione di grave disagio del territorio.
Significativo secondo me il fatto che il Presidente risponda, tramite le prefetture presenti sul territorio, alle istanze e alle segnalazioni dei cittadini.

Marino Poma

giovedì 7 giugno 2012

Spettacolo a Lanzo e rapporti con L'ASL TO4

Venerdì 8 giugno, a Lanzo, ci si incontra per passare una serata in compagnia, per divertirci con i Magnoutoun e per riflettere su quanto sta succedendo al nostro Ospedale.

Dobbiamo essere in tanti per ribadire che la riconversione NON ci sta per niente bene.

A tale proposito, il Comitato ha richiesto un incontro con il nuovo direttore dell ASLTO4, Dr. Flavio Boraso, che ha risposto con la seguente lettera:

Appena ci verrà concesso l'incontro andremo a spiegare perchè secondo noi l'Ospedale di Lanzo DEVE rimanere un Ospedale, anche se il Piano Sanitario Regionale prevede altre soluzioni.

A presto nuove informazioni in merito.

venerdì 25 maggio 2012

Spettacolo a Lanzo

Come già indicato tra le iniziative del Comitato, in occasione del primo anno di attività si è deciso di organizzare un momento di incontro con la popolazione per scambiarci le opinioni e per informare sul lavoro fatto in favore del mantenimento dell'Ospedale.
Grazie alla disponibilità degli amici del gruppo francoprovenzale "Li Magnoutun" si è abbinato a questo momento di confronto il loro bellissimo ultimo spettacolo per regalarci un piacevole momento di svago.
Il giorno 8 giugno 2012 alle ore 21,00 a Lanzo. Di seguito la locandina dell'evento:


L'invito è rivolto a TUTTI quelli che hanno a cuore il NOSTRO Ospedale

Il Comitato si struttura e scrive al Capo dello Stato

Per essere maggiormente riconoscibile nelle sue azioni, il Comitato si è dotato di un Logo che lo rappresenti nei documenti ufficiali.


La prima lettera in cui si è utilizzato il nuovo Logo è stata scritta direttamente al Presidente Giorgio Napolitano per esprimere il dissenso del territorio alla prevista riconversione dell'Ospedale.

Di seguito il testo della lettera inviata che ci auguriamo un abbia riscontro diretto:

                                          
 Illustrissimo signor Presidente della Repubblica italiana

Ci rivolgiamo a Lei, nel tentativo di salvaguardare la salute e i servizi essenziali della nostra terra, a Lei che abbiamo imparato a conoscere, a stimare e ad amare attraverso i media, a Lei che ha saputo risvegliare negli italiani l’orgoglio nazionale, a Lei che sentiamo vicino e famigliare, dopo le sue visite al nostro capoluogo, a Lei che è il garante dei diritti di tutti gli italiani.
Chi siamo

 Il Comitato per la difesa dell’ ospedale di Lanzo Torinese è nato spontaneamente a maggio 2011, quando il pretestuoso contenimento della spesa sanitaria regionale ha colpito il nostro nosocomio e si è diffusa la notizia della sua chiusura. Si è verificato uno spontaneo fenomeno di forte coesione tra gli abitanti, i sindaci, il clero, gli operatori del settore senza alcuna distinzione di religione e di appartenenza politica: tutti insieme, uniti nella rivendicazione del sacrosanto diritto alla salute, è stato un bel modo di celebrare l’unità d’Italia!

Il territorio

Lanzo Torinese, città sita ai piedi delle montagne e a soli 30 Km da Torino è meta di un turismo residenziale (soprattutto persone anziane) e giornaliero. Un tempo opifici, cartiere, industrie metallurgiche, botteghe artigiane e anche la tristemente rinomata “Amiantifera”  garantivano lavoro e benessere. Da Lanzo si dipartono quattro vallate non comunicanti fra di loro che furono teatro di una gloriosa Resistenza partigiana: i nostri padri hanno combattuto e dato la vita per garantirci la libertà e la possibilità di esprimere la nostra sovranità! Una politica miope e molto disattenta ha provocato un costante e progressivo depauperamento del territorio: ci hanno tolto le scuole, gli uffici, i servizi, il lavoro… ed ora anche l’Ospedale!?! Ci hanno espropriato di voce, di speranze, di ogni diritto.

Excursus esplicativo

Nel comune di Lanzo Torinese si trova l’unico ospedale delle valli di Lanzo , Ceronda e Casternone. La sua presenza risale al lontano 1769, grazie alla generosità del conte Cacherano Osasco della Rocca, passò poi sotto la direzione dell’Ospedale Mauriziano di Torino. Sito sul monte Buriasco era un piccolo gioiello di efficienza, professionalità e di “tuttologia” che, col tempo, divenne desueto e inadeguato rispetto alle richieste del territorio; venne costruito negli anni ’80, sulla collina di Oviglia, un nuovo edificio dove venivano erogati servizi di Chirurgia generale, plastica, vascolare, di Lungodegenza, di Medicina, di Oculistica, di Odontoiatria e stomatologia, di Otorinolaringoiatria, di Urologia, di Recupero e riabilitazione funzionale con oltre 120 posti letto.
Nel 2003 la struttura passò alla gestione regionale dell’ASL con un Protocollo d’Intesa che prevedeva un’equa suddivisione degli ambiti con l’ospedale di Ciriè.
Malgrado le mille difficoltà l’ospedale di Lanzo ha compiuto un percorso significativo di crescita in termini di qualità, una preziosa sinergia di professionalità, di efficienza e di produttività coniugate con un alto coefficiente di umanità hanno migliorato l’approccio, l’assistenza al paziente e hanno portato alla realizzazione di eccellenze conosciute e frequentate da tutta la provincia.

Organizzazione

Fino a settembre 2011 nell’Ospedale di Lanzo era così organizzato:
a)     Punto di Primo Intervento con apertura accesso utenza H24
b)     Guardia medica territoriale
c)      Laboratorio Analisi: Apertura attività 7,30/17,00 – Attività per ricoverati ed utenti esterni
d)     Radiodiagnostica: Apertura attività 8,00/23,00 - Radiologia tradizionale e contrastografica, TC, ecografia, ecografia interventistica, ecografia ginecologica, ecocardiografia
e)     Fisiatria per adulti ed età evolutiva: Prestazioni riabilitative fisioterapiche e      logopediche per esterni, riabilitazione cardiologica e polmonare per i ricoverati della S.C. post acuzie ad indirizzo cardio-respiratorio, riabilitazione motoria per i ricoverati della S.C. Medicina ed S.S. Lungodegenza.
f)        Endoscopia gastroenterologia e broncoscopia
g)     Prevenzione Serena 1° livello prevenzione tumori colon-retto
h)      Dialisi: 10 posti letto
i)        Blocco Operatorio Centralizzato: due Sale Operatorie e Centrale di Sterilizzazione
j)        Servizio di Dietologia
k)      Servizio Farmaceutico
l)        Ambulatori specialistici ospedalieri attivati:
1.      Urologia con endoscopia urologica ed urodinamica
2.      Anestesiologia con Terapia Antalgica
3.      Allergologia
4.      Pneumologia con Spirometria ed OSAS
5.      Cardiologia con ECG e test da sforzo
6.      Malattie Endocrine, Ricambio e Nutrizione
7.      Gastroenterologia
8.      Neurologia
9.      Chirurgia Generale
10. Chirurgia Vascolare
11. Ginecologia
12. Onco-ematologia
13. Psiconcologia
14. Oculistica
15. ORL con audiometria
16. Odontoiatria e Stomatologia
17. Chirurgia maxillo facciale
18. Ortopedia e Traumatologia
19. Nefrologia
20. Medicina Generale
m)   Unità operative di ricovero:
1.     S.C. Medicina Generale: 50 Posti letto
2.     S.S. Lungodegenza: 25 Posti letto
3.     S.C. Post acuzie ad indirizzo cardio-polmonare: 38 Posti letto (di cui 10 Pneumologia)
4.     S.S. Day Hospital Multispecialistico: 12 Posti Letto
5.     S.S. Day Surgery: 7 Posti Letto
6.     S.S UOCP - Hospice: 8 Posti Letto
Totale Posti Letto 150.
Segnaliamo quelli che riteniamo  i punti fondamentali:
Struttura Complessa di Medicina generale
non copre solo i bisogni sanitari delle Valli ma anche dei territori di Ciriè, Chivasso, Cuorgnè e, a volte, persino di Torino, pertanto è unanimamente ritenuta indispensabile.
Struttura Semplice Post Acuzie e Struttura Complessa Post Acuzie ad indirizzo Cardio-Polmonare
si tratta non solo di un’eccellenza ma dell’unica realtà riabilitativa cardio-respiratoria “pubblica” piemontese.
Unità Operativa di Cure Palliative – Hospice
nato nell’ospedale di Lanzo ha permesso una fluida attivazione delle Cure Palliative al paziente curato sia in degenza ordinaria che in Dai hospital. Il crescente numero di patologie sul territorio ( la vicina Amiantifera ha causato notevoli danni alla salute ) conferma la necessità del mantenimento di questa struttura.
Fondazione Faro
opera sul territorio da oltre 15 anni in perfetta sinergia con l’equipe della UOPC del Distretto. Svolge con i suoi operatori e con i volontari un enorme servizio di supporto dei pazienti ricoverati in Hospice e a domicilio e offre un’alta qualità di assistenza in un momento così critico come quello dei malati terminali senza costituire un costo per la sanità pubblica!
Conclusioni
Ci rendiamo conto che il nostro elenco può sembrare prolisso e arido ma lo abbiamo ritenuto fondamentale per fotografare la situazione in modo chiaro, dettagliato e trasparente e perché Lei, Presidente, possa ben comprendere i motivi per cui noi ritenevamo scontato che il nostro ospedale venisse riconosciuto dal Piano Sanitario Regionale come “Ospedale di territorio” . Invece no, con una presa di posizione a noi incomprensibile la Regione Piemonte lo ha siglato come "Ospedale da riconvertire". 
Riteniamo questa l’ultima disattenzione nei confronti della montagna, i politici, negli anni,  non hanno saputo cogliere e sfruttare il suo potenziale turistico eco-sostenibile, causando gravi danni e il progressivo allontanamento dei giovani delusi e demotivati per la carenza di scuole, lavoro e svago, il nostro è ormai un territorio di anziani soli ed indifesi, nel futuro non avranno neanche più la certezza e la possibilità di essere curati in un ambiente pubblico, sereno e dignitoso ma soprattutto “raggiungibile” viste le distanze e le strade di percorrenza.
Siamo consapevoli del difficile momento e delle ristrettezze, degli sprechi e delle cattive gestioni che hanno portato l’Italia sull’orlo del baratro ma crediamo che si possa risparmiare facendo meglio, noi vogliamo che parole come equità e rigore non siano semplici slogan ma vengano effettivamente applicate nel pieno rispetto del loro significato e soprattutto chiediamo aiuto e attenzione per tutti, anche per le fasce più deboli. Ci aiuti signor Presidente!
Nell’ immaginario collettivo il piemontese è una persona riservata, i montanari soprattutto non hanno mai potuto sprecare tempo ed energie in “smancerie” ma sono solidi e sinceri: timidamente ma, dal profondo del cuore, La invitiamo, con la signora Clio, compatibilmente con i tanti impegni istituzionali, a trascorrere qualche giorno, nelle nostre Valli, noi ne saremmo onorati e Lei conquistato da una terra che offre bellezze naturali e la possibilità di riappropriarsi dei ritmi, dei tempi e dei valori di una società solidale.
Scusandoci per aver abusato del suo tempo prezioso Le rinnoviamo il nostro affettuoso apprezzamento e nel rivorgerLe i nostri deferenti saluti Le rinnoviamo l’ accorato appello di aiuto ad un territorio oltraggiato: le Valli di Lanzo.
          Maggio 2012, in occasione del primo anno di attività,        
           Il Comitato di Difesa per l’Ospedale di Lanzo Torinese
                                                     e
            i 21.464 cittadini che hanno firmato la petizione consegnata in Regione