Dopo l'incontro dei sindaci
di tutta l'ASL TO4 con l'assessore Saitta e il Direttore sanità Regione
Piemonte Moirano, presente il Direttore generale dell'ASL dott Boraso, avvenuto
a Ivrea il 12 dicembre scorso vogliamo riassumere le posizioni del Comitato per
la difesa del Presidio riunito Ciriè-Lanzo.
Anzitutto vorremmo confermare che
tutti gli interlocutori, interpellati per farsi interpreti della grande
preoccupazione della nostra gente soprattutto quella di montagna di vedersi
togliere servizi sanitari indispensabili, hanno incontrato l'assessore Saitta e
ci hanno mandato il resoconto dell'incontro.
Ringraziamo pertanto:
- l'Arivescovo Nosiglia e il
vicario episcopale per il Distretto Nord don Claudio Baima Rughet;
- i Sindaci che in gran
numero hanno partecipato all'incontro di Ivrea;
- Gianni Castagneri che, ad
Ivrea, ha rappresentato il Comune di Balme e il Comitato per la difesa del
presidio riunito Ciriè-Lanzo;
- i Sindacati che hanno
incontrato Saitta e Moirano e hanno espressamente chiesto spiegazioni sul
futuro dell'Ospedale di Lanzo
- i consiglieri/assessori
regionali e i parlamentari che in occasioni diverse (in Consiglio Regionale o
incontri personali) si sono opposti al ridimensionamento dell'Ospedale di
Lanzo.
Questo dimostra che la
mobilitazione è ancora molto viva e l'attenzione sarà sempre elevatissima
nonostante le rassicurazioni ricevute dall'Assessore Saitta nelle diverse sedi. Anzi un ulteriore tradimento
della fiducia che, nonostante tutto, si vuole ancora riporre nelle istituzioni
troverebbe una reazione ben più forte e intollerante.
Pertanto il Comitato torna a
sottolineare che, se è positivo che Saitta e Moirano finalmente incontrino i
Sindaci e la popolazione a Lanzo nel mese di gennaio, bisogna che in
quell'occasione l'assessore e il direttore:
- non diano generiche rassicurazioni quali "l'Ospedale di Lanzo non chiude" già sentite ai tempi di Cota/Monferino;
- si pronuncino in modo chiaro sul mantenimento dei posti-letto di medicina e lungodegenza, sulla conferma del pronto soccorso, del laboratorio analisi e più in generale sui servizi attualmente offerti dall'Ospedale di Lanzo;
- si pronuncino in modo chiaro sul futuro dell'emodinamica di Ciriè;
- si pronuncino in modo chiaro sulle strutture complesse indicate nelle slide di Ivrea che risultano ancora da assegnare: es geriatria che nella delibera Cota /Cavallera era assegnata a Lanzo;
- spieghino chiaramente cosa significa quanto riportato nelle slide di Ivrea dove per l'Ospedale di Lanzo era riportato testualmente: "RICONSIDERATO nell'ambito della ridefinizione della rete territoriale (AFT=Struttura monoprofessionale, UCCP=Unità Complessa di Cure Primarie, presidi territoriali nell'ambito della continuità assistenziale)". Quale è la differenza rispetto alla precedente delibera di Monferino dove Lanzo era definito "DA RICONVERTIRE"?
Fatti salvi questi chiarimenti siamo disponibili ad
ascoltare quanto dichiarato da Saitta: "A Lanzo possiamo tentare di sperimentare un qualcosa di fortemente
innovativo sul versante della continuità assistenziale e dell’assistenza
territoriale/domiciliare" E' evidente però che questa sperimentazione si deve INTEGRARE e NON sostituire
all'esistente.
Siamo perciò disponibili a discutere di un possibile e auspicabile
miglioramento dei servizi domiciliari da realizzarsi in modo graduale, attento
alle esigenze di salute del territorio e con la collaborazione del personale
medico e paramedico dell'Ospedale e del territorio.
Il risparmio economico non può esser fatto riducendo i servizi, come ormai ampiamente dimostrato, ma semmai organizzandoli e integrandoli meglio.
Il risparmio economico non può esser fatto riducendo i servizi, come ormai ampiamente dimostrato, ma semmai organizzandoli e integrandoli meglio.
Il Comitato infine pretende che la Regione riconosca
definitivamente il PRESIDIO RIUNITO CIRIE'-LANZO, indicato da tempo sugli atti aziendali e
ripreso anche da Saitta ad Ivrea: " L'Ospedale
di Lanzo è fondamentale nel ruolo di supporto a Ciriè per quanto riguarda la
medicina generale, che Ciriè da sola non riuscirebbe comunque a
sostenere. L'esistenza di Lanzo come ospedale avrà pertanto il significato
di struttura complementare a Ciriè"
Bisogna inoltre chiarire perché l'Ospedale di Lanzo
non sia stato ancora considerato ospedale di Area Disagiata avendo il territorio caratteristiche del tutto
paragonabili, se non addirittura superiori in termini di complessità, alle
altre realtà riconosciute dalla Giunta Regionale.