A seguito della pandemia l'Ospedale di Lanzo, come altri in tutta Italia, è
stato dedicato completamente al Covid per quasi due anni. In questo lungo
periodo il Punto di Primo intervento diurno, che ha sostituito il
Pronto Soccorso, è stato chiuso, poi riaperto, poi nuovamente chiuso.
Da quando la pandemia è sotto controllo il Comitato, insieme alle
amministrazioni comunali del territorio, ha chiesto più volte che l'Ospedale
riprendesse la piena operatività e venisse riaperto il Pronto soccorso.
In questi giorni è giunta la notizia della riapertura, da gennaio, del
servizio emergenza dell'Ospedale di Cuorgnè che insieme a quello di Lanzo era
stato chiuso in epoca Covid e che riaprirà come Punto di Primo intervento diurno.
L'amministrazione comunale di Lanzo ha chiesto immediatamente un
incontro al Direttore generale dell'ASL TO4, Dr. Stefano Scarpetta, al
fine di fare il punto della situazione sull'Ospedale di Lanzo.
L'incontro, al quale sono stati invitati i rappresentanti delle Unioni
Montane, i sindaci delle Valli ed il Comitato, è avvenuto ieri giovedì 10
novembre.
Ha introdotto la riunione l'Assessore alla sanità di Lanzo
Tina Assalto che, insieme ai rappresentanti delle Unioni
Daniela Majrano e Gianluca Togliatto, ha brevemente illustrato
quanto si prevede di fare con i fondi del Progetto Aree Interne per la
medicina territoriale.
Nel corso della riunione è stata data la possibilità al Comitato di
intervenire. Riportiamo di seguito il sunto dell'intervento del portavoce
Marino Poma:
"rimarchiamo le preoccupazioni degli utenti e del territorio sul futuro dell’Ospedale di Lanzo, oggetto in passato di pesanti riduzioni dei servizi erogati e, da sempre, in bilico tra paventate chiusure o trasformazioni in Residenza Sanitaria. Dopo le trasformazioni causate dalla pandemia di Covid19, che ha visto la trasformazione del presidio di Lanzo in Ospedale Covid e l’annullamento di quasi tutti i servizi presenti, il Comitato richiede che vengano presto messe in atto le riaperture di tutti i servizi presenti prima del 2020. Il Comitato ritiene che i due Ospedali di Lanzo e Ciriè debbano continuare a lavorare insieme, con suddivisione equa di servizi erogati, che non vedano quindi penalizzazioni tra le prestazioni fruibili a Lanzo rispetto a quelle presenti a Ciriè. Si pone l’attenzione su due servizi di cui si richiede il ripristino immediato: Il Punto di Primo intervento e il Centro disturbi del comportamento alimentare"
Il Direttore generale Dr. Scarpetta ha poi iniziato il suo intervento
documentando quale sia la situazione dell'Asl TO4 in merito alla carenza di
personale medico senza il quale non si possono far funzionare bene le
strutture sanitarie. Sono stati fatti diversi concorsi a livello di ASL,
andati deserti, per reperire personale medico e solo nell'ultimo si sono
potuti selezionare ed assumere 7 nuovi medici.
Rispetto al 2019, per il Presidio Ciriè-Lanzo,
sono venuti a mancare 26 medici per dimissioni, trasferimenti o
pensionamenti.
L'Ospedale di Lanzo in particolare sta operando con 6 medici rispetto agli
11 presenti nel 2019.
Il Direttore ha poi elencato i servizi che in questo momento eroga l'ospedale
con il Reparto di medicina da 25 posti letto ed il Reparto di Lungodegenza con
altri 25 posti letto e gli ambulatori di Radiologia, Diabetologia e
Neurologia, Pneumologia, Urologia e Oncologia.
Sono stati aperti recentemente gli ambulatori di Ginecologia, Chirurgia
generale, Vulnologia di 2° livello e Endocrinologia .
Nel finale del suo intervento il Direttore generale ha affermato che:
"l’Ospedale di Lanzo deve restare un Ospedale, che lavora in sinergia con Ciriè, e dovrà essere sicuramente potenziato. Appena possibile si riapriranno gli ulteriori 25 posti letto del reparto di medicina e sono previsti nuovi ambulatori di Gastroenterologia, Allergologia, Anestesia e Cardiologia."
Sulle richieste avanzate dal Comitato il Direttore ha affermato che
è allo studio la riapertura del Punto di Primo Intervento
senza però poterne specificare la data e che si terrà in considerazione la richiesta sul Centro disturbi del
comportamento alimentare che, superato il momento di difficoltà organizzativa attuale, deve
tornare ad essere centro di eccellenza e riferimento.
Il Comitato ha successivamente consegnato al Direttore un documento con le
richieste del territorio affermando che continuerà a vigilare sulle azioni
che verranno messe in atto sull'Ospedale
intervenendo se le stesse dovessero mettere in dubbio la piena
operatività della struttura.