Nella serata di Giovedì 16 luglio 2020, a Lanzo Torinese, presso il salone polivalente LanzoIncontra, si è svolta la prima riunione del periodo post Covid del Comitato per la Difesa dell'Ospedale di Lanzo. Gli
ingressi sono stati controllati da volontari del Comitato che hanno igienizzato le mani dei partecipanti e verificato che tutti fossero seduti. I quasi 100 posti in sala, con le sedie disposte a distanza di
sicurezza, hanno accolto le numerose persone intervenute. Presenti i sindaci o consiglieri delegati di Lanzo T.se, Coassolo, Ala di Stura,
Viù, Mezzenile, Groscavallo, Balangero, Fiano, Balme, Chialamberto,
Ceres, Traves e Varisella. Sono intervenuti i rappresentanti degli
operatori sanitari, dei sindacati, dei parroci e di varie associazioni del
territorio.
Si è iniziato con i ringraziamenti del Comitato agli intervenuti e al sindaco di Lanzo
per la concessione della sala. Successivamente sono state presentate le slide
realizzate dal Comitato sulla situazione attuale dei servizi sanitari nelle
Valli.
Successivamente i partecipanti si sono confrontati con i sindaci sulla situazione attuale dell'Ospedale. Numerosi e di alto livello gli interventi ed interessanti le proposte scaturite. È emersa soprattutto la volontà del territorio di procedere unito nelle richieste da fare alla Regione Piemonte.
Questo il riassunto degli interventi:
MARINO
POMA – COMITATO (SLIDE): Dopo una breve storia di come è nato e si è sviluppato
l’Ospedale di Lanzo, viene evidenziato che negli anni si è assistito alla
continua perdita di servizi sanitari, fino alla situazione attuale che, con la
sospensione post covid-19, li vede praticamente azzerati. Viene poi evidenziato
il problema della proprietà dell’edificio che ospita l’ospedale, ancora in capo
all’Ordine Mauriziano e non ancora acquisito dalla Regione Piemonte. Si
manifestano preoccupazioni sulla preannunciata revisione da parte della
Regione, della rete ospedaliera piemontese, prevista per settembre, visto che
le revisioni per l’ospedale di Lanzo si sono sempre rivelate sinonimo di tagli.
Si auspica invece una riorganizzazione della medicina territoriale in modo da
creare maggiore sinergia con la rete ospedaliera. Vengono evidenziati gli
obbiettivi del Comitato che sono quelli di far scaturire proposte per la
gestione della sanità nelle Valli e supportare i rappresentanti istituzionali sulle
istanze per il territorio.
TINA
ASSALTO – SINDACO DI LANZO: Il sindaco di Lanzo presenta quanto fatto fino ad
oggi in difesa dell’ospedale. Nell’ultima assemblea generale dell’ASL TO4, a
fronte di un bilancio in perdita per 24 milioni di euro, che segue la perdita
di 18 milioni dell’anno precedente, i sindaci hanno bocciato all’unanimità la
gestione finanziaria dell’ASL. Tale situazione ha portato alle dimissioni del
Direttore generale che lascerà l’incarico dopo l’estate. Vengono evidenziate le
attuali carenze in tutti i reparti
dell’Ospedale di Lanzo, la situazione delle prenotazioni degli esami clinici
che attualmente si può fare solo on line, la presenza di una forte mobilità
passiva dei pazienti verso altre ASL, i tempi di attesa biblici per operazioni
anche semplici (3 anni per catarratta) ed in generale il non rispetto dell’ASL
dei parametri prefissati come obbiettivo. Rimarca la mancanza di anestesisti
all’ospedale di Lanzo nonostante due nuove assunzioni e richiede che il Punto
di Primo Intervento, in riapertura dal 1 agosto, riparta con medici interni e
non con cooperative. Ricorda che la strategia nazionale aree interne ha
previsto fondi per la medicina territoriale che ci si appresta a sfruttare e
auspica l’acquisto da parte della Regione dell’immobile ospitante l’Ospedale per
il quale l’Ordine Mauriziano ha richiesto 10 milioni di Euro. Comunica che sono
stati stanziati dall’Asl 3 milioni di euro per la messa in sicurezza della
struttura che però sono stati utilizzati solo in parte. Conclude dicendo che le
due Unioni Montane hanno già inviato una lettera informale congiunta alla
dirigenza ASL, contenente le richieste per il territorio. Prevede di fissare a
breve un incontro con l’Assessore regionale alla Sanità per fare il punto della
situazione.
DANIELA
MAJRANO – SINDACO DI VIU’: conferma l’opportunità di sfruttare i fondi messi a
disposizione dal programma strategia aree interne che però può intervenire solo
sulla medicina territoriale. Osserva però che il miglioramento ed il
potenziamento dei servizi territoriali non possono prescindere dalla presenza
dell’Ospedale di Lanzo sul territorio. Se durante la pandemia non ci fosse
stato l’Ospedale di Lanzo a fare da valvola di sfogo, l’Ospedale di Ciriè
sarebbe esploso. Comunica che alla domanda fatta al direttore ASL Ardissone, se
fosse a conoscenza dello smantellamento dei servizi dell’ospedale a Lanzo, lo
stesso ha risposto che non gli risultava. La presenza attuale sul territorio
delle Valli di numerosi turisti conferma l’appetibilità del territorio dal
punto di vista turistico. Anche durante la pandemia si è osservato un aumento
della popolazione dovuto allo spostamento dalla città alla montagna. A fronte
di questo movimento non si può prescindere dal mantenimento dei servizi
sanitari in montagna. Conclude dicendo che le istituzioni ed il Comitato devono
camminare insieme e uniti per raggiungere gli obbiettivi preposti.
GIUSEPPE
GIACOMELLI – SINDACO DI GROSCAVALLO: si dice d’accordo sul fatto che
l’incremento della popolazione deve andare di pari passo con l’incremento dei
servizi dati. Osserva che l’Ospedale di Lanzo, a differenza di quello di Ciriè,
ha ampi margini di espansione non avendo intorno alla struttura edifici che ne
limiti l’ampliamento.
MAURO
GARBANO – SINDACO DI ALA DI STURA: Ringrazia il Comitato che esiste da10 anni e
resiste presentando le proprie istanze. Considera importante l’appoggio della
popolazione alle istituzioni per le battaglie sul fronte della sanità. Conferma
che i sindaci sono pronti a tutte le azioni necessarie per difendere l’ospedale
ma che serve la presenza della gente per appoggiare tali azioni.
IMMA
BELLEZZA – OSS OSPEDALE: Conferma che il periodo della pandemia è stato vissuto
molto male dal personale all’interno dell’Ospedale, con tensioni e paure dovute
all’eccezionalità della situazioni. La speranza più grande è che al più presto
ritorni tutto alla normalità. Si rivela fiduciosa nell’operato delle
istituzioni e del Comitato. Conferma che ad oggi l’Ospedale di Lanzo, non
avendo più Pronto Soccorso, dipende totalmente da Ciriè per i ricoveri. I
pazienti arrivano a Lanzo dopo aver passato giorni nel Pronto Soccorso di Ciriè
e sono sollevati dall’avere un letto in Ospedale. La tristezza dei pazienti è
quella di non poter avere le visite dei propri cari che possono accedere
solamente a turni scaglionati. Concorda che il Pronto Soccorso a Lanzo sia una
riosrsa importante da riaprire appena possibile.
FRANCO
RUBIOLA – MEDICO: Interviene come medico e come rappresentanza locale di Italia
Viva. Comunica che la formazione ha redatto una riflessione sulla sanità che ha
messo a disposizione del Comitato. Osserva che presto i problemi economici
legati alla pandemia saranno rilevanti e per questo non ritiene possibile
ripristinare tutto come prima per l’Ospedale di Lanzo. Quella che ha
manifestato maggiori carenze è la medicina territoriale rispetto a quella
ospedaliera. La salute riguarda molto la politica e la non decisione porta a
scompensi disastrosi. Propone di verificare insieme cosa è meglio per le
strutture del territorio per predisporre un paino aziendale, sostenibile
economicamente, da proporre all’ASL e alla Regione.
SERGIO
GENINATTI TOGLI – CONSIGLIERE MEZZENILE: Ritiene che bisogna essere concreti
sulle proprie richieste. Il Covid 19 ci ha ricordato che l’Ospedale di Lanzo ha
un sacco di problemi. Da anno vengono sottratti servizi e reparti. Un Ospedale
si definisce tale solo se è presente un forte Reparto di Medicina. I medici
delle cooperative a cui è stato dato l’incarico di presidiare la struttura in
orario notturno costano 750 euro a notte, costo assolutamente non sostenibile.
La prima battaglia da fare è quella di far tornare alla piena operatività il
reparto di Medicina che attualmente ospita solamente 21 pazienti su 50 posti
disponibili. Rileva che la mancanza di un anestesista fisso in ospedale non
permette di usare bene nemmeno le diagnostiche presenti. La TAC per esempio non
può essere usata per esami che prevedono il liquido di contrasto.
RORI
SFORZA – VICE SINDACO FIANO: Ritiene che il problema dell’Ospedale sia da
affrontare alla base. Se le azioni della dirigenza ASL hanno indebolito la
struttura, bisogna pretendere che il nuovo direttore la rinforzi, anche
richiedendo ufficialmente la nomina di una persona capace e disponibile.
SERGIO
BRETTI – EX PRIMARIO ONCOLOGIA ASL TO4: Specifica le motivazioni che hanno
portato a spostare il Day Hospital Onco-ematologico da Lanzo a Ciriè. Conferma
che la zona di Lanzo ha ottime potenzialità grazie a una buona viabilità e alla
struttura presente, pur con la necessità di modifiche. Concorda sulla necessità
di una uniformità di proposte sul territorio.
VALERIA
ASTEGIANO – GIORNALISTA: Osserva che gli ospedali non potranno più essere
quelli di prima della pandemia. Serve ridisegnare totalmente le infrastrutture
del territorio partire da reti internet
funzionanti a capaci, al fine di integrare al meglio le potenzialità
inespresse.
ENRICA
VALFRE’ – SEGRETARIA CGIL TORINO: Da lanzese ringrazia il Comitato ed i sindaci
per il lavoro che stanno facendo. Osserva che presto verrà messo mano a tutto
il comparto sanitario ed è indispensabile il pieno accordo del territorio per
ottenere il più possibile. E’ necessaria la presenza degli ospedali sia come
presidio sanitario che come fonte di occupazione per i dipendenti. Si richieda
la nomina di un direttore ASL che conosca il territorio e abbia competenza
diretta. Afferma che la buona sanità costa ma è uno degli aspetti
irrinunciabili della vita.
CARLO
MUSETTI – COMITATO E VOLONTARIO FARO: Ribadisce la necessità di collegamento
tra il presidio sanitario di Lanzo e di Ciriè. E’ d’accordo sul fatto che le
infrastrutture siano necessarie. Soprattutto quando quelle viarie sono
inadeguate a lunghi spostamenti. Chi deve fare radioterapia dalle testate di
valle è costretto a ore di percorso per raggiungere la sede dell’Ospedale di Ivrea,
unico luogo nell’ASL in cui tali trattamenti vengono fatti.
TINA
ASSALTO – SINDACO DI LANZO: Concorda sul fatto che le politiche territoriali
debbano essere di ampio respiro ma rimarca che le specificità dei singoli
territori debbano essere difese e salvaguardate.
SILVANA
SABAA – COMITATO ED EX RESPONSABILE HOSPICE LANZO: Osserva che i momenti
difficili devono contribuire ad insegnare qualcosa. L’ospedale di Lanzo negli
anni ha subito riduzioni e non si può pensare di avere quanto era presenta 20
anni fa. Le Valli di Lanzo però hanno bisogno di un Ospedale e, anche se deve
essere migliorata la medicina territoriale, questo non può prescindere dalla
presenza di una struttura efficiente, dotata di Pronto Soccorso, e che risponda
ai bisogni dei cittadini.
La
riunione si è conclusa alle 11.00 con i ringraziamenti del Comitato agli
intervenuti e con la proiezione del breve filmato “IL CONDANNATO” realizzato
dai valligiani nel 2012 per difendere il proprio Ospedale da chi voleva cancellarlo.
Il messaggio contenuto nel video è diventata la ragione di esistere del Comitato ed è adesso più che mai attuale. LA SANITA' PUBBLICA E' UN BENE DI TUTTI E CHI LA LIMITA O LA NEGA DEVE ESSERE FERMATO.