E no, adesso basta.
L’attuale giunta regionale, che
prima era all’opposizione, sta riproponendo lo stesso piano sanitario fino a ieri contestato.
Sulla Stampa di oggi, dove si
presenta il Piano della Regione per gli Ospedali, si legge: “Ospedale di Lanzo da riconvertire”.
I casi sono due, o il giornalista
ha preso un abbaglio, o chi amministra attualmente la sanità regionale ci sta
prendendo sonoramente in giro.
Non possiamo accettare che chi
fino a ieri si è schierato con la popolazione delle Valli a difesa
dell’Ospedale di Lanzo, adesso APPOGGI SFACCIATAMENTE la sua riconversione.
L’assessore regionale Saitta ha
scelto di passare in giunta il Piano di riordino della rete Ospedaliera senza
presentarlo nel suo complesso alla commissione sanità del consiglio regionale e
senza essersi confrontato con i territori. Così nessuno sa cosa verrà approvato
e tutti saranno messi di fronte al fatto compiuto.
Ancora più gravi appaiono le
rassicurazioni date dall’assessore Saitta al sindaco di Lanzo. L’assessore
afferma infatti che “nella delibera della
giunta regionale non vi è nulla che riguardi l’ospedale di Lanzo”.
Questo è assurdo. Non parlare
dell’Ospedale di Lanzo in una delibera che riguarda la rete ospedaliera
piemontese vuol dire NON CONSIDERARLO UN
OSPEDALE e quindi mettere fortemente a rischio la sua sopravvivenza come
tale.
NOI VOGLIAMO che venga INSERITO
tra gli Ospedali di AREA DISAGIATA,
come Cuorgnè, Susa, Ceva e Ovada.
QUESTO VOGLIAMO VENGA DELIBERATO DALLA REGIONE.
L’Ospedale di Area disagiata è un
ospedale che ha meno di 20.000 passaggi all’anno in pronto soccorso e con un
bacino di utenza inferiore a 80.000 abitanti, dotato di pronto soccorso,
medicina e chirurgia ambulatoriale. Altro requisito è che i comuni del
territorio non abbiano un altro ospedale a meno di 60 minuti di auto.
Facciamo un po di conti su Lanzo,
anche se lo scempio compiuto sui reparti negli ultimi anni ha già ampiamente
ridotto i servizi erogati (ci hanno già tolto moltissimo e vogliono ancora
insistere):
· Gli ultimi dati a nostra disposizione sul Pronto
Soccorso sono quelli del 2010 e registrano circa 9000 passaggi. Dato significativo se si considera che le ambulanze
del 118 già da allora avevano l’ordine di portare i pazienti al Pronto Soccorso
di Ciriè.
· Il bacino di utenza è di circa 40.000 abitanti, che nel periodo estivo
diventano almeno il doppio.
· A Lanzo è presente il Pronto
soccorso, la Medicina, la Chirurgia ambulatoriale, ed altri reparti.
· La distanza
in auto da Usseglio a Ciriè (primo
ospedale dopo Lanzo) è di 44
km , con un tempo
di percorrenza medio di 64 minuti (senza neve e imprevisti).
Confrontiamo i tempi di percorrenza da Ceresole a Ivrea (primo ospedale dopo
Cuorgnè) e rileviamo che sono sempre 64
minuti,
E ALLORA COSA DIFFERENZIA CUORGNE’ (OSPEDALE DI AREA DISAGIATA) DA LANZO ?
Chiediamo ai nostri sindaci di fare valere presso la giunta regionale
le ragioni del nostro territorio e del nostro Ospedale senza pregiudizi di
sorta.
L’assessore Saitta ha affermato
di voler incontrare i territori. Ci auguriamo che voglia incontrare anche il
Comitato. Purtroppo lo farà a decisioni già prese, ma certamente avremo molte
cose da chiarire e da discutere. Una cosa certamente la diremo forte e chiara.
GIU’ LE MANI DAL NOSTRO OSPEDALE!!!!!